5 – 3 – 23
Nel folle gioco della
presunzione i mercanti tornano ad esporre le lor merci nel tempio
calpestando e distruggendo le antiche pietre dei padri e gli stolti
corrono ad acquistare stracci di conoscenza fasulla e senza nessun
valore.
Ancora la storia si ripete rigirandosi su stessa in un
vortice senza fine nel quale ancora cadranno tutti coloro che
rincorrono le chimere dei mercanti senza scrupoli, venditori di
menzogne comode che nascondo solo sentieri di rovi.
Piange la
Madre Terra per i suoi figli che distratti dall'avidità e
dall'ingordigia non hanno più nessun rispetto per chi li ha
generati, la depredano e distruggono senza ritegno con un solo
risultato, quello di creare una spaccatura sempre più vasta negli
equilibri delle forze che reggono il pianeta.
Non c'è equilibrio
senza armonia e non c'è chiarezza nei giochi della convenienza dove
l'egoismo è sovrano e detta l'azione che prevarica chi meno può
difendersi, l'equanimità e solo più una parola scritta in vecchi
libri.
© acquachiara
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