31 - 5 - 23 Pensieri

 31 – 5 – 23

Non l'azione di per se che crea il debito energetico ma il pensiero e l'intento che la origina, è possibile che a parità di azione la connotazione di positivo o negativo sia completamente differente a causa di questo

Non si può fare certamente di ogni erba un fascio ma nella maggioranza delle azioni dall'esterno vediamo solo la manifestazione materiale e ben difficilmente si può comprendere quale era il reale principio ispiratore, non c'è automatismo nella sequenza “pensiero, parola, azione” è una cosa che va voluta e controllata per dare chiarezza energetica alle azioni, ma anche quando questa linearità è presente non possiamo comunque conoscere il pensiero ispiratore.
Purtroppo sulla base di ciò che si vede da fuori e in mancanza di evidenza siamo sempre pronti a giudicare e criticare un gesto che potrebbe avere mille legittimazioni per essere compiuto.

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30 - 5 - 23 Pensieri

 30 – 5 – 23

Gli errori procedurali che ci hanno condotto a questi tempi sono responsabilità di tutti nessuno escluso, ognuno ha il suo pezzo di mancanze, non importa se piccole o grandi ma nessuno può chiamarsi fuori perchè stiamo vivendo la somma di molte vite trascorse con tutti quelli che sono qui in questo momento.
Né critiche né condanne, ma il ricordare che la responsabilità non è mai solo di altri perché non siamo tutti più bravi e più buoni e non verrà nemmeno nessuno a darci una mano, siamo tutti qui perché noi tutti abbiamo partecipato a costruire le potenti eggregore negative e siamo tutti qui perché noi dobbiamo compensarle e pareggiarle, non c'è altro mezzo dato che le energie si aggregano per similitudine, per cui anche la più piccola azione negativa partecipa a rimpinguare le masse negative rendendole sempre più grandi e mai compensate dal corrispondete di segno positivo.
Ora ognuno può lavorare a compensare la propria piccola parte personale, cosa che serve per accrescere le masse positive di compensazione, nel cambiare se stessi si porta la propria parte di collaborazione al tutto.

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29 - 5 - 23 Pensieri

29 – 5 – 23

Una sana curiosità è sempre alla base di ogni ricerca anche quella Spirituale, perchè senza curiosità ci si accontenta delle prima cosa che si trova o peggio, che ci hanno inculcato fin da piccoli.
Purtroppo il cervello è uno spazio circolare pieno di angoli in cui si nascondo gli schemi mentali per non farsi vedere e trovare in modo da poter direzionare in modo automatico le scelte che sembreranno ragionate ma non lo sono, per questo che la curiosità fortunatamente ci porta a guardare in tutti gli angoli per trovare i parametri di confronto che poi ci permettano di scegliere davvero con libertà e in piena autonomia individuale.
Scegliere sulla base di verità altrui senza nemmeno verificarle o raffrontarle anche con altre fonti o culture diverse dalla nostra non libertà di scelta, ma è assuefazione alla mancanza di curiosità e voglia di cercare e non ci si può poi lamentare quando si sbatte la testa in qualcosa che non abbiamo mai guardato ma che è sempre stato li alla nostra portata di vista.

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28 - 5 - 23 Pensieri

 

 28 – 5 – 23

Le manifestazioni dell'ego hanno le forme più svariate dove la mente folleggia nel prevalere sulla ragione e nell'affermazione del suo aspetto fortemente terreno.

Ci si ritrova con uno degli aspetti caratteriali umani più difficili da combattere perchè da soddisfazione agli schemi cerebrali e quindi diventa difficile rinunciarci, ma purtroppo lasciando libera questa funzione si fanno sicuramente danni maggiori sia nel presente che nell'evoluzione perchè non ha nulla di utile a questo scopo se non riconoscerla per combatterla.

Qualcuno disse che “la Via è sempre la stessa, è la Via del Fuoco che brucia l'ego e lo ricostruisce nel Nome del Divino” dove non avremo più ego ma consapevolezza, una differenza sostanziale dove a parità di azione, una sarà giusta e l'altra sbagliata perchè la base ispiratrice dei due aspetti nasce ed è totalmente opposta.

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27 - 5 - 23 Pensieri

 27 – 5 – 23

Il deserto è simbolico ma spesso però acquista una realtà che simbolica non è più molto, è la realtà del percorrere gli eventi da soli tra vento e sole che diventa molto più reale di quanto possa sembrare.
Il deserto significa il concetto del cammino spirituale che si compie da soli tra mille difficoltà e spaventosi vuoti che la mente non sa colmare perchè non comprende questo concetto di individualità necessaria all'Anima per poter comprendere se stessa e la sua natura, la materia da riscontri che vanno interpretati da soli attraverso la propria conoscenza acquisita in modo diretto.
Le perfette verità altrui non possono trovar conferma in ciò che non conosciamo non avendolo sperimentato di persona, la dualità serve a questo, fare esperienza diretta di esatto e contrario e in questa trovare gli spunti e i semi delle Verità più elevate che appunto permettono di camminare da soli nel deserto senza temere il disturbo della sabbia trasportata dal vento della menzogna.

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26 - 5 - 23 Pensieri

 26 – 5 – 23

In questo particolare passaggio o fine ciclo che il pianeta sta attraversando c'è stato un aumento considerevole delle frequenze ambientali e non solo, salgono e riguardano tutte le sfere di frequenza che appartengono alla vita in generale.

Si tratta di una necessità evolutiva per il pianeta e per tutto ciò che sopra di lui vive e se, per minerali, piante e animali c'è una forma di adeguamento che potremo definire istintivo o quasi automatico, per l'essere umano essendo esso dotato di libertà di scelta questo adeguamento è fortemente soggettivo.
Questa prerogativa pone la necessità di “scegliere” il cambiamento della propria frequenza e la connotazione di appartenenza (positivo/negativo) non ci sono automatismi ne interventi esterni possibili , si tratta di una scelta individuale e ognuno deve fare la propria scelta che acquisisca e faccia azioni che permettano di accedere a frequenze superiori, comportamenti adeguati a non restare chiusi in realtà negative e di bassa frequenza.

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25 - 5 - 23 Pensieri

25 – 5 -23

La storia di molte Anime presenti in questo tempo è molto lunga e purtroppo interessi diversi nella cultura occidentale questo discorso del ciclo delle vite è stata nascosta o travisata per creare incomprensione.
Ci si incarna a gruppi perché è necessario ritrovarsi per potere completare gli incroci esperienziali iniziati in altre vite, dato che in questo lungo ciclo si costruiscono anche legami che diventano importanti e non riguardano solo i corpi, si può dire che la vera famiglia è quella dell'Anima dove si intrecciano frequenze e vibrazioni che non si perdono nel tempo perchè nel tempo si sono costruite e si sono costruite in tutta una serie di esperienze vissute e condotte insieme, ci si conosce a livelli superiori.
In questo molti parlano di “anime gemelle” e il termine è appropriato visto che in pratica si ha la stessa frequenza vibratoria, ma non detto che ce ne sia una sola di queste risonanze, i millenni sulle altre dimensioni sono relativi.

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24 - 5 - 23 Pensieri

 24 – 5 – 23

Cammina non fermarti, la Via può diventare molto lunga o essere un arido deserto senza sentieri, accelera il passo nessuno può sapere quanti granelli di sabbia contiene la sua clessidra e non ci si può fermare a contarli.

Non siamo obbligati a correre ma nemmeno sentirsi stanchi o peggio sentirsi stanchi della Vita, abbiamo aspettato tanto per averne una e sarebbe veramente ingiusto disperderla nei giochi di chi mente per mestiere, la strada è sempre adeguata al nostro passo ma non ci si può fermare pensando di essere arrivati chissà dove perchè c'è sempre chi è pronto a fornirti una meta fasulla a cui credere e che diventa fango per i tuoi passi fino a non essere più capace di camminare.

Nelle fumose lande della materia le mente si perde a rincorrere un passato che non c'è più ma che ancora opprime il nostro cammino, bagagli pesanti che si trascinano con fatica e non siamo mai disposti a perderli in modo da poter viaggiare leggeri sulle ali del vento che tutto trasporta ma nulla trattiene

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23 - 5 - 23 Pensieri

 23 – 5 – 23

La tecnologia o modernità doveva servire a sollevare l'essere umano dalle fatiche fisiche e invece lo ha trasformato in uno dei peggiori schiavi di tutti i tempi, l'uso sconsiderato e il fatto che sia finita nelle mani di pochi disonesti assetati di potere l'ha trasformata in uno strumento di oppressione consenziente.
Se non posso dominare ciò che uso in realtà non ne sono il proprietario, sono un subalterno a servizio di altri e , che ha pagato per esserlo perchè poi questa è la verità, ma non riguarda solo gli oggetti.
Non che in passato non esistesse questo, le religioni e un certo tipo di filosofie ne sono un esempio, tu non puoi andare avanti perchè non sai e devo insegnartelo io, quello che è stato fatto oggi con gli oggetti, ma se degli oggetti si può fare a meno della crescita interiore no.
Siamo qui per crescere interiormente e nessuno può impedirlo per interesse o altro, la Via è un diritto acquisito venendo qui e nessuno può impedire ad altri di percorrerla con menzogne e false informazioni travestite da verità assoluta ognuno deve poter dominare il proprio cammino perchè ne è l'unico responsabile.

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22 - 5 - 23 Pensieri

 22 – 5 – 23

Nelle regole di funzionamento della vita nella materia c'è un “ciò che fai avrai” come base per tutto il resto, una semplice regola funzionale ma rigidissima e non aggirabile, si può mitigare ma non evitare del tutto.
Questa base è quella che serve per comprendere il funzionamento di tutto il resto, qualunque sia l'evento, essendo nella dualità, deve avere per forza di cose un suo esatto contrario perchè solo conoscendo uno posso conoscere anche l'altro, potremmo benissimo definirlo uno specchio funzionale.

Il cervello/mente/sensi identificano ciò che conoscono ma per fare questo hanno bisogno di un antagonista che gli permetta di farlo perchè nella pratica posso definire freddo solo se conosco anche il caldo e così via per tutto il resto compresa la parte emozionale.
Si potrebbe dire che il modello funzionale è unico e si adatta a tutti gli aspetti della vita su questo pianeta di realtà duale, se c'è uno c' anche l'altro e insieme la compongono.

 

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