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15 settembre 2008

Padre , aiutami


Padre , aiutami ti prego

sento la Tua mano che mi sostiene
ma mi sento
così piccolo, stanco e impotente
di fronte ad un
mondo che mi crolla intorno
e nel quale fatico
a rimanere in piedi.

Padre aiutami, non permettere che la mia mente
vinca, non permettere che le sue paure mi facciano
abbandonare la lotta con me stesso

Il deserto è arido e la sete si fa sentire,
non chiedo
favori, ma la forza di attraversarlo
come Tu hai
disposto per me

Come i tuoi messaggeri annunciano
posso offrirti
solo il mio dolore,
non ho altro di mio, aiutami ad essere

sincero in questo e a non sentirmi un'ipocrita
che
Ti cerca solo quando ha bisogno

Padre aiutami a finire le mie lacrime che i miei occhi
possano vedere la Luce di tutti i Tuoi figli, anche di
quelli che più la nascondono sotto i pesanti veli
delle loro ombre e paure

Io ho chiesto e Tu mi hai permesso questo cammino
è gravoso per un piccolo cuore umano che
fatica a
comprendere la grandezza del Tuo dono,
ho bisogno del Tuo aiuto.

Padre aiutami a percorrere la vita,
qualunque essa sia

con la serenità nel cuore e la certezza che
anche nei
momenti più difficili non è mai sbagliata

Grazie per l'opportunità che
il Tuo grande Amore mi dà.



. . .

13 settembre 2008

ac 24.07.04



La spada tesa nel silenzio attende
di recidere ciò che non dà frutto.
Temete questo, perchè se gli sarà dato
di colpire non ci sarà il tempo di vederla.

Chi ha attraversato i mondi per giungere
in questo tempo si ponga di fronte al suo
sentiero e lo percorra senza indugio.

Il sibilo del vento percorre la Via
spazzando le foglie ormai morte.
Non serve trattenerle oltre ogni limite,
non sono più elementi della pianta.

Lasciate che la spada recida i rami secchi,
lasciate che il vento disperda le foglie,
il canto del Sole donerà l'antico vigore alla pianta.

Sono i viaggiatori attenti che decidono di perdere
i pesanti bagagli, quelli distratti a volte li perdono
ma si affrettano a ricuperarli.

acquachiara

. . .

12 settembre 2008

ac 26.12.01



Sulla strada che porta a Gerusalemme, il pianto
percorre la via del dolore e la pace perde i confini.
Non più lucenti armature su bianchi cavalli, al
servizio di un potere temporale e guerriero ma
servi d'amore, al servizio di un potere d'amore
Il rosso si stempera nel bianco ed ancora la croce
porta dolore sul volto del Dio fatto Uomo, ancora
il sangue bagna la terra, ma nel cuore di chi
conosce vive il seme della speranza, nell'ardore
e nel coraggio i guerrieri troveranno la via, e
la speranza diverrà luce, e la luce diverrà amore,
e l'amore sarà lucente armatura ma non sarà più
offesa, la spada non servirà più la menzogna, e i
trovatori torneranno a cantare della dignità dell'uomo.
Nuove battaglie vedranno l'amore vincere sulle
intemperanze e gli assurdi moduli di un vivere
illusorio saranno debellati

acquachiara
. . .

Gerusalemme Gerusalemme
quanta e' la strada per giungere a te,
quanto sorriso misto al pianto, quanta fierezza e
amore ci vuole nel procedere verso le tue cinta...

quanta forza in quelle vesti bianche che
procedono lentamente tra urla e sbigottimento.
Quella tua luce sfolgorante che avvolge tutto
Gerusalemme cara al mio cuore,
quella luce che precede il cammino dei tuoi figli
e' un richiamo al quale si deve obbedire
fieri di appartenere.
Siamo scesi per il nuovo e antico cammino,
a volte guerrieri arditi a volte stanchi.
Nella strada ostacoli sempre piu' impervi da superare,
quella tua luce o mia amata falla brillare sempre di piu',
in questi tempi di cecità
dobbiamo trovare le tue braccia aperte.

stefania 12/09/08

11 settembre 2008

11 settembre


Chi ha subito pianga i suoi morti

chi ha disposto e permesso che avvenisse

pianga se stesso perché

ha costruito il calvario del suo futuro

ac

. . .

10 settembre 2008

ac 02.07.05



I sacerdoti della menzogna corrotti dai mercanti son tornati
per esporre le loro merci sotto le colonne del Tempio

La via che porta a Gerusalemme ancora è lastricata di dolore
Il valore della parola è giudicato dalle vesti di chi la esprime
e nelle pieghe di pregiati broccati si nasconde l'inganno.

Il Tempio non è più in quel luogo
lasciate che i suoi detrattori ne faccian scempio
distruggeranno solo vecchie pietre,
senza alcun valore, perchè nessuno, mai,
potrà distruggere la realtà del vero
Tempio costruito nel cuore dell'uomo.

Non ha colonne ne marmi, non trasmette sontuosità alcuna
ma quale Tempio può esser più grande dell'Amore che si
presenta nudo e senza difese al cospetto di chi vuole
a tutti i costi, giudicare secondo il metro dell'ottusità.

Che il fratello ritrovi il fratello ed insieme a lui percorra
le strade della vita che portano alla pace e all'abbondanza.

L'Universo mai la nega a chi,
con cuore puro sappia chiederla
non costruite il Tempio sulla sabbia
non reggerà il peso degli inganni della mente
il vento trasporta continuamente la sabbia del deserto
nulla resterà di sostegno alla vostra opera.

acquachiara

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08 settembre 2008

Follia o guerra dichiarata ?


REGISTRAZIONE TELEFONICA ‘INCHIODA’
FINTI PSICOLOGI/MEDICI CHE NELLE SCUOLE
PROMUOVONO PSICOFARMACI AI BAMBINI !

La Procura della Repubblica di Bologna ha deciso
qualche giorno fa di archiviare – in assenza di evidenze
chiare ed incontrovertibili – l’inchiesta sui presunti
finti psicologi che promuovono tra insegnanti e genitori
l’uso di molecole psicoattive sui bambini.

Ma ‘Giù le Mani dai Bambini’ pubblica una registrazione
telefonica tra un genitore e una finta psicologa/medica,
e la Procura decide di riaprire il fascicolo!
Numerossimi gli articoli sulla stampa nazionale:
leggi l’articolo di un quotidiano che riassume la vicenda

: : :

Forse parlare di guerra può sembrare forte ma a questi
livelli non riesco a dargli un'altra connotazione perché
non vedo il millantato interesse per la salute dei bambini
ma il tentativo evidente di bloccare i "bambini indaco"
drogandoli prima che possano realizzare la loro natura
e scoprire che questa società non gli appartiene più.
ac

07 settembre 2008

Eppure lo sapevi


Eppure lo sapevi che c'era da qualche parte
per secoli l'hai cercata nel volto di tutte le donne
che incontravi perché il tuo cuore, ogni tuo cuore
non l'ha mai dimenticata.

Adesso è qui, davanti a te, giovane e bella come
allora, quegli occhi, tanto profondi da lasciarti vedere
la sua anima, dentro i quali ancora ti perdi senza
ritegno, non puoi sbagliarti, conosci troppo bene
la sua energia, sempre capace di sconvolgere la tua,
sempre capace di fare di due gocce una sola.

L'amore non si è mai spento, ha superato il tempo
e la morte, quella morte che tu maledicesti perché
rapì la metà della tua anima e non fosti mai capace
di perdonare, ma eri uomo di conoscenza e non
potevi farlo.

La vita a volte è tragica, la sua energia fa di tutto per
farsi riconoscere, non vuole che tu ti sbagli, ma nella
sua mente non c'è nulla di te, nessuna traccia.

Sai che ti sarà vicino lungo il cammino e tu dovrai
sostenerla e proteggerla.

Quanto l'hai amata e ora devi scegliere, comportarti
da uomo egoista e approfittare del vantaggio dato
dai tuoi ricordi, oppure, strapparti il cuore per amarla
cento volte di più, in silenzio,
e lasciarla libera, libera di crescere nella
sua scelta anche se sai che si farà del male.

Lupo, perché piangi alla luna ?
anche tu ricordi quanto era bella ?
Fa molto male, ma dovrò solo aspettarla
vedrai, un giorno andremo via insieme.

ac

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06 settembre 2008

02.01.02


Sonda tutti gli umani confini e nella lotta troverai
te stesso, un volto che spesso non vuoi conoscere.
Un altro essere che è sempre vissuto in te da tempi
immemorabili, sempre presente ad assistere il tuo
cammino, un testimone che consiglia ma rispetta
rispetta la tua libertà di scegliere come
il Padre che lo
ha generato.
Fino a quando penserai di essere diviso da questo
Essere il tuo cammino si prospetterà difficoltoso.
Sarà per te difficile comprendere le leggi di un
Amore che supera i limiti del sentire umano e si
propaga in un tempo e uno spazio senza fine.
Ritrova l'amicizia con questo tuo Essere, lascia
che sia il compagno fidato della tua stessa vita,
permettigli di suggerirti la Sua conoscenza nel
silenzio del tuo cuore, nell'unione con lui la
vita assumerà il vero significato dell'esistenza.
E' la mente a cercarne la separazione, momento
di forza per lei, in un mondo costruito dai pensieri
Ma, l'Immacolata Concezione della Creazione è
fondata sull'Amore, un pensiero d'Amore Divino.
Comprendi questo e comprenderai che il tuo
cammino non è la mente a determinarlo ma
solo il cuore .

ac

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05 settembre 2008

La Via che porta all'Amore


" La Via che porta all'Amore è lastricata di dolore "


Il dolore però, non è una " necessità ", ma una terribile
conseguenza, perchè solo il dolore di una profonda
delusione permette all'essere umano di comprendere
l'errore delle sue "aspettative" con le quali ha gravato
un sentimento che per sua natura, non le conosce.

La terra del cuore non sarà mai arida,
la sua fonte vitale è infinita
nel "perdono" si sviluppa l'humus che la dissoda,
nell'Amore il continuo sorgere di infinite stagioni chi si
avvicendano nella Luce di un Sole che ogni giorno
si leva per diradare le ombre della passata notte e
disperderne i nebbiosi residui del mattino.

Che la mente mai conservi il buio della notte, che mai
resti ancorata alle nebbie del mattino, trattenerle non
permette all'Angelo del Sole di scaldare quelle terre
generose dove piccoli semi di un'Amore senza limiti
attendono solo un po' di calore per germogliare rigogliosi.

Solo una mente stolta e distratta dalle sue piccolezze
può desiderare che questo non avvenga, crogiolandosi
nel dolore che lei stessa ha costruito, chiudendo gli
occhi per non vedere la bellezza di un giardino sempre
verde , sempre pronto a sfidare, senza paura, tutte le
tempeste che la vita vorrà porre sul suo cammino,
perchè sà che nessuna di quelle tempeste potrà mai
arrivare a toccare anche un solo fiore di quel giardino
dove limpide e incontaminate acque provvedono
affinchè resti sempre fiorito.

Il dolore si infrange sulle porte di quel giardino pur
essendo anche il catenaccio che le tiene serrate,
perchè quando si spalancano alla luce del Sole
l'uomo non riesce a vedere la bellezza che in quel
luogo si cela, permettendo al dolore prodotto dalla
sua stessa mente di richiuderle con disinteresse.

ac

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04 settembre 2008

sonido de los inkas


Mi hanno regalato un disco " sonido de los inkas "

suoni e canti di un popolo e la sua terra un tempo
grande e generosa, melodie che rapiscono la mente
che presto vola sui fratelli verdi delle basse valli intorno
ai monti del Sole, antiche mura circondano la spianata
dove giovani donne vestite di bianco danzano
leggiadre cinte nei loro nastri colorati, la musica
ispira la danza e la festa, ma nell'anima della sua
struggente melodia si legge la malinconia di chi
ricorda un tempo in cui lo splendore del padre Sole
non era solo un immagine nel cielo, ancora il Condor
veglia su quelle terre cosi vicine al cielo, il vento
spazza l'altopiano, sibila tra le rovine di antiche città
raccontando le storie di un popolo perso in quel vento.
Un popolo dalla grande conoscenza e civiltà dove
i sacerdoti officiavano i riti del Sole conoscendo bene
il valore della Luce dorata, la musica insiste nella sua
malinconia e tra le rovine, gli altari sacrificali ricordano
gli errori di quei sacerdoti che si persero nella loro
pochezza umana, vittime della loro stessa presunzione
che li rese cechi esecutori del male.

Vola alto il Condor ancora a sfidare il vento
il suo triste canto tradisce il pianto del suo cuore
ma anche il mio cuore si stringe nel vederlo volare
solitario alla ricerca di un tempo che poteva essere
ma non fu.

ac

01 settembre 2008

considerazioni notturne


Nell'Apocalisse di Giovanni in cui descrive le sue
visioni, si legge che uno dei cavalieri sparge l'assenzio
notorio generatore di pazzia, ma descrive anche
molte altre cose che se consideriamo, tenendo conto
delle conoscenze del tempo, molto si avvicinano a
certi aspetti che vediamo oggi intorno a noi e nelle
guerre che si sono svolte o sono in svolgimento.
Anche se appare evidente che il tutto fu enfatizzato
per creare paure e dar forza e potere alla religione
che da quei libri si stava sviluppando, non si può
evitare di non associare quella visione all'attuale
corso dei tempi pervasi da una follia collettiva che
non trova riscontro in altri tempi storici, almeno non
con la diffusione globale che ha raggiunto in questo
tempo dove la semplicissima regola del rispetto ha
perso ogni valore sia nei confronti dell'uomo che
dellaterra che lo ospita.
Una corsa all'autodistruzione che sta rapidamente
raggiungendo dei limiti di non ritorno, la brama di
potere di pochi sta passando sul silenzio assenso
e la disinformazione dei molti che, forse senza
volerlo, si associano e sostengono questo gioco
perverso generato da chi, per il beneficio di una
sua vita, è disposto a sacrificare il futuro dell'intera
umanità alimentandosi sulle energie negative che
da questo vortice vengono generate.
Una situazione che sposta l'equilibrio delle forze che
compongono la dualità della materia fino a renderla
instabile in un Universo che essendo equilibrato la
pone a serio rischio di un collasso, utile a riequilibrarla
ma estremamente costoso per l'essere umano.

ac

29 agosto 2008

il destino dell'uomo


il destino dell'uomo si compie seguendo il disegno

che lui stesso ha costruito nel suo tempo, ma questo
non vi dia mai l'occasione di giudicare con astio
quanto in questo disegno si compie.

"Mia è la vendetta" disse il Padre a significare che
la giustizia degli eventi restituisce in egual misura
ciò che l'uomo compie nella libertà del suo vivere.

Non vi inganni il tempo di una vita, è ben poca cosa
nello svolgersi delle eterne regole cosmiche dove
il tempo non ha luogo, il susseguirsi infinito di
attimi presenti restituisce ciò che viene iscritto
nella sua energia, infinite orbite che gli eventi
percorrono per ritornare a chi li ha generati.

Comprendere questo non annulla quanto si è già
svolto e che si presenterà a chieder conto,
può mitigarlo, nel cambiamento di se stessi
e nella ferma volontà di non produrre più energie
negative delle quali si dovrà rispondere in futuro,
il pensiero e l'intento non devono crearle se non
vogliono più incontrarle nell'orbita del loro
cammino evolutivo.

acquachiara 29.8.08

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26 agosto 2008

elaborazioni


In seguito ad uno scambio di opinioni da Stella,
come sempre il mio cervello non smette di frullare e
di elaborare nel desiderio di comprendere meglio
ciò che riceve.
Certamente nascere in una data famiglia, paese e
cultura non è casuale, il senso evolutivo che si struttura
lungo il ciclo delle vite crea le condizioni degli eventi
che viviamo quotidianamente e sui quali dovremmo
rapportarci in modo energeticamente corretto per
riequilibrare quanto emesso in precedenza.
Fin qui nulla di particolare anche se non è sempre facile
cogliere quelle sfumature che ci permettono di vedere
meglio il concetto e il meccanismo funzionale stesso.
Quello che emerge guardando con maggiore attenzione
è il fatto che nel permettere alla mente di schiavizzarci,
per pigrizia, in un eccesso di appartenenza crea molti
problemi di relazione che non ci permettono di andare
oltre la forma e di vedere con maggiore chiarezza
una realtà, meno apparente, ma di sicura maggiore
importanza, perché scevra da preconcetti e schemi.
Dico per pigrizia, perché è l'annichilimento della coscienza
individuale a favore di una molto più comode e
collettiva, ma se una cosa è stupida resta tale anche se
milioni di persone la dicono e per comodità l'accettano.
L'aspetto peggiore però è l'apertura al plagio che questo
provoca, la classe sacerdotale e il potere in genere
possono far leva su questo aspetto per meglio dominare
chi, torno a ripetere per pigrizia, non vuole usare la SUA
mente in modo produttivo per la sua evoluzione, si continua
a sconfessare princìpi universali per lasciare spazio di
manovra a chi nel loro nome in realtà "divide ed impera"
poggiando le sue basi sull'indolente accettazione, troppo
spesso più subita che accettata,di chi semplicemente
pur lamentandosi non ha nessuna intenzione di mettersi
in gioco e utilizzare il proprio discernimento per scindere,
non dico il bene dal male, ma il positivo dal negativo, ciò
che serve per crescere ed evolvere e ciò che frena e non
lo permette.
Ognuno è direttamente e individualmente responsabile
del proprio cammino e dell'influenza che questo provoca
nell'interagire con l'ambiente che lo circonda.
L'evoluzione è la crescita sono il frutto delle proprie scelte,
dell'intento che le origina, l'intero percorso è frutto di scelte
e queste scelte costruiscono quella coscienza individuale
che si struttura nel tempo per permette allo spirito/anima di
comprendere la sua vera natura per non cadere più in
quegli errori che lo tengono prigioniero di una materialità
che non è sua ma è il suo campo di esperienza per
raggiungere quello che è il suo obbiettivo primario,
l'evoluzione e il ritorno nella casa del Padre.

ac

...

23 agosto 2008

Candle4Tibet

I giochi Olimpici concluderanno domani. Furono una grande occasione per svegliare al mondo e fargli vedere la mancanza di libertà nel Tibet. Noi e molti altri gruppi che appoggiano il Tibet, abbiamo approfittati di questa opportunità.

Il Tibet e stato nei titolari delle notizie questi ultimi cinque mesi.

Ora è il nostro dovere non lasciare che il mondo dimentichi il Tibet.

Questa notte alle 9 p.m. accenderemo ancora una candela per il Tibet.
Un’altra volta, milioni de persone provenienti da oltre 170 paesi, accenderanno candele in casa ed in pubblico con una preghiera per il Tibet libero.

Per vedere l’elenco completo di veglie pubbliche in tutto il mondo, per favore, usa questo link.

Con la nostra luce, diremo al mondo che NON PERMETTEREMO CHE IL TIBET SIA DIMENTICATO, dopo che finiscono i giochi.

Abbiamo iniziato qualcosa enorme e non dobbiamo fermarci qui.

Dove andremo ora?

Tutte le azzione di CFT saranno organnizzate da ora in poi dalla nostra rete sociale.

Nella pagina Candle4Tibet potrete trovare tutto ciò che riguarda il Tibet (immagini, Videi, Blogs, gruppi che riguardano la cultura del Tibet, patrimonio ed esperienze personali).

Se non hai ancora aderito e sei interessato nelle azzione future, per favore, unisciti ora.

Rete Candle4Tibet- Casa per tutti quelli che amano il Tibet.

Vorremmo ringraziarvi dal profondo del nostro cuore per il vostro sostegno.

Amore, Luce e Libertà

http://www.candle4tibet.org


19 agosto 2008

il tempo

Domani dovrò aggiungere un anno
alla lunga fila ormai collezionata
ma se il tempo che passa mi permette
di vedere questi due crescere
non sarà passato inutilmente


Loris & Lucrezia

e quando crescono chi li ferma

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15 agosto 2008

woodstock

15 agosto 1969
foto del concerto con logo


ultima libertà ?


foto di partecipanti
un bianco e un nero che parlano



foto di Janis Joplin


foto di Jimi Hendrix


foto di Carlos Santana


foto di Joan Baez



foto di Jo Koker


foto di accampamento del pubblico


foto del palco dal pubblico



foto di una ragazza



foto storica di ragazzi che fanno il bagno in uno stagno

foto di ragazzi che vanno via a piedi sulla statale


foto elaborata viola/nero di Janis Joplin




foto sfocata di un vagone rimasto fermo su un binario morto

o la fine di un sogno collettivo
di pace e giustizia sociale
realizzabile ?



06 agosto 2008

Om mani padne Hum


Giovedì 7 agosto, ore 21
( o qualsiasi altra ora )

la notte prima che inizino le Olimpiadi di Pechino
partecipa a "Candle in My Window - for Tibet".
Accendi una candela a casa tua, sul tuo posto
di lavoro o in un posto pubblico. Non sarai solo.
Milioni di persone nel mondo faranno la
stessa cosa per la libertà e la speranza.
E il Tibet non verrà dimenticato.

Invita i tuoi amici a partecipare a
questo evento. Possiamo farcela.
Per favore, fai girare questo messaggio
a tutti i tuoi contatti, crediamo sia importante.
Ognuno di loro può aiutarci a fare il massimo.
Contro ogni violazione dei diritti.
Per la Pace, la difesa dei Diritti Umani
e la Libertà nel Tibet,
Grazie! Dania Ayres


: : :

02 agosto 2008

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28 luglio 2008

assurdità legalizzate

CLAMOROSO
IL GOVERNO FA RICORSO

CONTRO LE LEGGI REGIONALI
ANTI-PSICOFARMACI AI MINORI?

IL SENATO SCENDE IN CAMPO CON
GIU’ LE MANI DAI BAMBINI®!

La Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva
recentemente presentato ricorso contro le due leggi...


Leggi il testo completo



21 luglio 2008

Il Sufismo


da un articolo di Mario Madia su: Na_Koja_Abad

Il Sufismo utilizza a suo modo la classica tripartizione corpo-anima-spirito. Il corpo viene considerato il tempio dello spirito, le vestigia del Creatore, punto di partenza nella realizzazione spirituale. A questa sua funzione allude Suhrawardi nel poema “templi della luce”. Lo spirito è, al pari del cielo, splendente e immutabile al di sopra degli orizzonti dell’anima. Rappresenta un mondo che, pur non essendo identificato con Dio, è da lui inseparabile, e quindi già si trova in prossimità del divino. L’anima è soggetta all’attività spirituale. E’ il piombo che deve tramutarsi in oro, la luna che deve congiungersi al sole. Ma se essa non riconosce il suo legame col Creatore, e si identifica esclusivamente col mondo materiale, è destinata a perdersi e a soggiacere esclusivamente, anziché allo spirito, ai dettami della parte più bassa dei bisogni corporali e istintuali. Per il sufi, la debolezza dell’uomo è legata alla sua natura inferiore, istintiva. Egli deve compiere un’opera di purificazione, principalmente attraverso la meditazione. La forma più importante è il dhikr, che significa ricordo: la via alla purezza totale e permanente è il ricordo di Dio. Questo ricordo continuativo si ottiene attraverso la ripetizione costante del suo nome, in ogni attività, della quale anzi, mantenendo il ricordo di Dio, si aumenta l’efficacia. Esso diviene una sorta di concentrazione e di meditazione orante, attraverso una serie di formule da ripetere ad alta voce oppure mentalmente e che variano a seconda della confraternita di appartenenza e del livello di iniziazione. Spesso alcuni movimenti del corpo, che possono essere vere e proprie danza con particolari accompagnamenti musicali, sono accompagnati alle recitazioni, in base all’idea che ripetendo il nome di Dio assieme alla danza si apre la porta dell’anima alle influenze divine (pratica dell’estasi). Tra le pratiche estatiche, vi è il Sema, la preghiera dei dervisci (lett. mendicanti, designa i monaci itineranti appartenenti a una confraternita mistica) roteanti, creata da Gialal ad-Din Rumi, il poeta filosofo chiamato Maulana, “il nostro signore”, circa nel 1250. Secondo la tradizione, egli un giorno attraversando il quartiere degli orafi di Konya, in Anatolia, si fermò improvvisamente, forse ispirato dal tintinnio ritmato dei martelli che lavoravano l’oro, allargò le braccia e cominciò a roteare su se stesso come danzando. Successivamente, egli introdusse nelle, fino ad allora molto austere, cerimonie religiose la danza e la musica, e riunì intorno a sè dei discepoli itineranti che furono chiamati appunto dervisci.

Mario Madia

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08 luglio 2008

inno al Sole


Dall'infinito, oltre l'orizzonte,
Aton, tu, Dio Vivente,
ci inondi del tuo amore.
Ti affacci alla finestra dell'oriente
Mostrando a noi la tua bellezza.
Sei stupenda davvero,
divinità che splendi su ogni terra!
I tuoi raggi che abbracciano il creato
Si volgono anche a me, al tuo Akhenaton,
tuo figlio prediletto!
Sei lontana e vicina, nascosta e conosciuta,
Aton e Ammone nello stesso tempo.
Sei vita nella morte
E morte nella vita.
Esisti sempre:
nel buio e nella luce.
Tu fai nascere sperma
nel grembo di una donna
che partorisce senza amplesso.
Il figlio nasce e non gli occorre un padre.
Le ricchezze e le gioie della terra
Possono essere rubate, sempre,
anche se conservate nei forzieri.
Tu, ricchezza del Cosmo, non sparisci!
Ogni leone esce dal suo covo,
ogni serpente morde,
ma tu ci dai la pace. Rassicuri.
Siamo tranquilli nella tua dimora!
La terra splende quando sorgi e brilli
E ti protendi a regalarci i Suoni
Coi raggi tuoi, tue mani.
Queste mani elargiscono i tuoi doni:
i Segni Sacri, avvivanti il Pensiero.
E il mondo è in festa
e l'altro mondo è in festa
e tutti sono svegli, vanno e vanno:
vanno tornando
e ritornano andando,
visibili e palesi
e non nascosti l'uno all'altro
o rivelati da brusii leggeri,
da colpi alle pareti�
Tutti, purificati,
girasoli viventi, braccia alzate,
si rivolgono a Te, benedicente.
Tutta la terra si pone al lavoro,
tutto il bestiame pascola sull'erba.
E cresce il verde e volano gli uccelli
Schizzando via dai nidi
Con l'ali alzate, per lodarti.
Saltano sulle zampe le creature.
Vengono e vanno, sopra i mari e i fiumi,
le imbarcazioni, frutto del tuo ingegno,
con le vele gonfiate dall'amore.
Ogni rotta si apre al tuo albeggiare.
Il pesciolino vuole salutarti!
Schizza fuori dall'acqua e poi scompare!
Il tuo Pensiero giunge
fino al fondo del mare.
Il sole non sei tu.
E' soltanto uno specchio, anche se vivo.
Tu sei la Vita stessa,
sei colei che dà Vita alle creature
nel ventre delle madri
e le conforta mentre sono chiuse
e le nutre. Dai loro il tuo respiro!
Quando il fanciullo esce dal corpo
Della madre, sei tu che nutri ancora
Ogni piccola bocca spalancata.
E pigola il pulcino dentro all'uovo
fino al momento in cui gli dai la forza
di trapassare il guscio bianco.
E allora esce e corre e testimonia
Che è giunto il "suo" momento!
Unico Dio, quante cose sai fare!
Nessuno è come te che sai creare
Solo cose perfette
E non diavoli immondi.
Hai fatto tutto e ti sentivi solo:
cose piccole e grandi, cose enormi,
su piccole isolette o continenti
immensi, sterminati,
in Siria, in Grecia e nell'Egitto
e nel paese tra i due fiumi.
Collochi ognuno al giusto posto,
soddisfi ogni bisogno.
Le tue creature hanno creato il male
Staccandosi da te, che sei il Bene.
Le tue Parole Vere hanno storpiato!
I Suoni Sacri hanno confuso!
Parlano lingue morte
E vanno dietro alle false bandiere
E sporcano Tiamàt adamantina
Mischiandola con A'bzu putrescente,
versando acqua di cielo nella fogna!
Vogliono che la mucca
Non mangi più l'erba sua verde.
Costringono il vitello, giorno e notte,
come un Prometeo crocifisso,
a stare incatenato sopra un sasso
perché la carne sua diventi bianca!
E si ammala la mucca e il vitellino.
Ma voi uomini e donne
"vitelli" e "mucche" siete stati.
Soffrono i "voi antichi"
Nel Tempo che si inverte:
per questo vi ammalate
e il vostro corpo è in lotta
per un male che viene dal passato
e non dormite e non avete pace!
Le vostre ossa fanno guerra
Alle carni straziate dall'orrore
che, dal passato, logora il presente.
E nasi, lingue e orecchie
Trafiggete coi chiodi, anche se d'oro,
e coi suoni strazianti, esagerati.
E gli occhi, abbarbagliati dalle luci,
perdono il loro giusto funzionare!
I tuoi raggi nutrivano ogni prato
Quando il tuo cielo era pulito
e Tu splendevi per le creature
che ti cantavano le lodi.
Avevi fatto le stagioni
Per sostenere quello che hai creato:
inverno, a rinfrescare
il caldo dell'estate,
autunno e primavera per godere
l'armonia dell'amore.
Creasti lontananza
Per contemplare il Cosmo che hai creato
Quando eri solo.
Aton, Madre vivente, Coppia,
potente Padre mio,
tu ascolti il figlio tuo che per me parla:
tu fai sgorgare milioni di forme
e fiumi e mari e stelle
e città, campi, strade!
Aton, cuore dei cuori,
ti ringraziamo per ciò che hai creato.
Tu mi sei dentro, ti conosco.
Sono Akhenaton, pazzo del tuo amore
ma saggio, in pace, quieto,
per avere capito il tuo segreto!

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Faraone Amenofi IV ( Akhenaton )
anni di regno 1378-1362 a.c.

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02 luglio 2008

commissione interna

discorsi con la commissione interna
A:

ma come faccio a parlare dei problemi della natura ?
C:
perchè? non sarà mica così difficile ?

no, non è difficile, è che ci sono molti problemi
dell'uomo che sembrano essere più importanti.

è vero, ma come hai detto "sembrano", visti con
un'ottica diversa, nella realtà l'uomo è l'artefice di
se stesso e non solo, è anche in grado di decidere
il proprio cambiamento, deve solo volerlo.

anche la natura ha un suo cammino

si ma il suo corso è costantemente disturbato
dall'opera e dal pensiero dell'uomo, Madre Terra
senza l'uomo vivrebbe benissimo, è l'uomo che
senza Madre Terra non vive, se la rende inospitale
è lui ha farne le spese.

già, si rischia che il problema maggiore sia poi
la sopravvivenza.

certamente, il seno di una madre non può allattare
all'infinito, il bambino deve crescere e capire che
può sostenersi da solo senza depredare i fratelli
e la madre stessa, deve imparare il rispetto e
manifestarlo nei confronti di ciò che lo circonda
senza trascurare piante e animali composti della
sua stessa materia e sostenuti dalla stessa energia,
meglio farlo per scelta che trovarsi obbligati dagli
eventi e da una rieducazione costosa.


ac

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29 giugno 2008

intenti



Non so cosa io sia,
ma so che devo esserlo.


questa frase passeggia da un po di giorni nel
mio cervello e non è così facile dargli un senso
che non sia la contraddizione logica che sembra
rappresentare.
Sicuramente è la sintesi dell'accettazione di noi
stessi dove non ha nessuna importanza chi siamo
ma quello che siamo, e quello che siamo non è
dato dal nostro aspetto o dal nostro agire, ma dal
nostro interiore e dall'intento che esprime.
In questo nessuno può interferire a dare appropriati
percorsi, solo noi possiamo averne cura perché
solo noi possiamo conoscere il nostro vero intento.

ac
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25 giugno 2008

energie del solstizio


Anche san Giovanni è passato le streghe han finito

di ballare intorno alla quercia e son tornate a casa,
come fosse una fantasiosa cronaca d'altri tempi
sorridiamo, eppure in molti hanno ripercorso certi
aspetti questi giorni significativi di metà anno, a
Stonehenge pare fossero in 30.000, ma si son
ritrovati anche in molti altri posti e con riti più
pacifici di quanto la tradizione popolare non voglia.
Personalmente credo che questo sia un passaggio
importante, l'uomo tecnologico non da più importanza
ai ritmi della natura cosmica del nostro pianeta e
della stella che lo fa vivere, sono passaggi importanti
vere e proprie porte dimensionali che attraversiamo
per poter raggiungere la successiva, il ritmo delle
stagioni scandisce i cicli della vita anche se noi
non ce ne rendiamo conto, la rinascita iniziata con
l'avvento dell'equinozio trova forza e realizzazione
con il solstizio in una corsa fino a quello invernale
che dovrebbe portare grandi cambiamenti ed
eventi sia a livello personale che collettivo, sta a
noi facilitare e approfittare di queste grandi energie
che solcano gli anni in modo sempre più significativo.

ac
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21 giugno 2008

19 giugno 2008

Navigando


Sono giorni che il tempo non mi permette molto
e spesso la stanchezza fisica si fa sentire, non
sono più un ragazzino anche se continuo a fare
lo spiritoso e il fisico poi non mi segue.
Però tempo fa che mi è capitata la possibilità di
lamentarmi un po con la mia guida, con molta
serietà mi ha risposto che io
non posso permettermi
di essere stanco....
bella storia, ma da qualche parte devo ricuperare,
no.....vai avanti e basta.

Già....vai avanti, in fondo abbiamo chiesto noi di
venire in questo tempo difficile, il bello è che non
c'erano nemmeno tanti posti disponibili ma non
volevamo perderci questa opportunità, e così
eccoci qua, praticamente buttati nel caos di questo
tempo di transito, un caos solo apparente però.
i meccanismi come sempre sono perfetti anche
se spesso assumono aspetti poco piacevoli, ma
gli eventi della legge di causa/effetto non sono
aggirabili,vanno esauriti, chiusi, affinché questo
mondo possa progredire e lasciare spazio a
tempi ed esseri migliori.
Nessun essere progredisce solo per se stesso,
ma in questo tempo è importante che quelli che
son venuti si impegnino molto a livello personale,
perché non solo possono azzerare molte situazioni
personali, ma possono anche creare le condizioni
migliori per ammorbidire un passaggio critico
per tutti, compresa Madre Terra che sta lavorando
molto per elevare le sue vibrazioni.

ac

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16 giugno 2008

AC 23.10.01


Nel cammino verso la Luce trovi te stesso
pronto a sbarrarti il passo, trasforma
quell'essere che non ti appartiene, volgi
il tuo sentire alla Fonte che tutti disseta
l'abbondanza è di quella Fonte, nessuno
è escluso da Essa, nessuno sarà dimenticato.
Porgi le tue mani e la Fonte le riempirà
di Amore, saprà mettere in esse la pace.
E quelle mani sapranno lenire il dolore,
sapranno accarezzare dolcemente
sapranno lavorare per coloro che soffrono
potranno sorreggere chi si attarda sul cammino.
La terra su cui vivete è una Madre amorevole,
vi sostiene , vive e soffre dei vostri eventi,
ma nel suo grande Amore dà a tutti i figli
l'amore e il nutrimento, il fratello ruba al
fratello, e la Madre Terra soffre e piange,
nel vedere i suoi figli lontano dall'Amore.
Rispetta la Madre, sia essa terra, sia essa
Madre Divina, sia essa semplice donna
che crea e dona la vita all'uomo.

ac 23.10.01

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14 giugno 2008

AC 14.06.08


Giunga al fine il tempo del riscatto anime pellegrine,

distratte, lungo un sentiero che non lo permette.
Mirabili melodie porgono il suono del risveglio
che proviene dalle sfere Celesti a ricordare
all'uomo la sua Divina natura.
Non c'è peccato o punizione nel cammino ma,
un lungo e difficile percorso per comprendere.
In cui l'unico peccato che possa considerarsi tale
è sentirsi separati da Dio, l'umana natura piange
nella sua difficoltà di comprendere la bellezza
della Luce che la pervade, la difficoltà di vederla
in tutti coloro che per nascita su questo pianeta
la portano dentro, anche quando da uomini scelgono
di non seguirla, la difficoltà di riconoscerla in tutte
le opere che compongono questo Universo.
Non c'è separazione in nulla, una goccia può non
conoscere tutto il mare in cui vive, ma ne fa pur
sempre parte e di quel mare vive, essa E'
quel Mare e se una sola goccia mancasse

non sarebbe più completo nella sua interezza.
Un atomo non si chiede a quale forma appartiene
svolge il suo compito felice di essere quell'atomo
perchè la sua energia creatrice partecipa alla
creazione della forma stessa, così è l'uomo,
atomo nell'universo e co-creatore del medesimo,
a lui la scelta e la partecipazione ma anche la
responsabilità individuale della sua opera.

ac 14.06.08

09 giugno 2008

All'inizio era il Verbo .....


....ma le parole si persero nel tempo e non è
un tempo infinito, non è breve ma è determinato.
Il tempo scorre nelle dimensioni della materia
e il suo passare ne compone i cicli evolutivi.
L'Anima non vive il tempo come un limite, il suo
aspetto non è corruttibile dal tempo, ma nel corpo
materiale è diverso e la sua corruttibilità diventa
limite, limite di manovra legata allo svolgersi della
vita e del quale non ci è dato di conoscere la durata
perché se la mente conoscesse i tempo della sua
fine falserebbe tutti i valori dell'esperienza
condotta dall'anima nella materia.
Questo fa della vita su questo pianeta e del tempo
che la compone, un dono raro e prezioso, un corpo
denso che è limite ma anche veicolo di evoluzione
dell'anima e della sua essenza Divina.
Importanza e inconsistenza nello stesso spazio,
quello spazio duale costituito dalla materia dove
energie sottili si abbassano per addensarsi a
creare una vita tangibile e illusoria allo stesso tempo,
corruttibile e indispensabile campo di azione per
l'anima che ha deciso di comprendere la sua natura
sperimentandosi fino a sublimare e rendere sottile
quel corpo denso nel quale ha deciso di scendere
per conoscersi.

ac

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