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05 settembre 2008

La Via che porta all'Amore


" La Via che porta all'Amore è lastricata di dolore "


Il dolore però, non è una " necessità ", ma una terribile
conseguenza, perchè solo il dolore di una profonda
delusione permette all'essere umano di comprendere
l'errore delle sue "aspettative" con le quali ha gravato
un sentimento che per sua natura, non le conosce.

La terra del cuore non sarà mai arida,
la sua fonte vitale è infinita
nel "perdono" si sviluppa l'humus che la dissoda,
nell'Amore il continuo sorgere di infinite stagioni chi si
avvicendano nella Luce di un Sole che ogni giorno
si leva per diradare le ombre della passata notte e
disperderne i nebbiosi residui del mattino.

Che la mente mai conservi il buio della notte, che mai
resti ancorata alle nebbie del mattino, trattenerle non
permette all'Angelo del Sole di scaldare quelle terre
generose dove piccoli semi di un'Amore senza limiti
attendono solo un po' di calore per germogliare rigogliosi.

Solo una mente stolta e distratta dalle sue piccolezze
può desiderare che questo non avvenga, crogiolandosi
nel dolore che lei stessa ha costruito, chiudendo gli
occhi per non vedere la bellezza di un giardino sempre
verde , sempre pronto a sfidare, senza paura, tutte le
tempeste che la vita vorrà porre sul suo cammino,
perchè sà che nessuna di quelle tempeste potrà mai
arrivare a toccare anche un solo fiore di quel giardino
dove limpide e incontaminate acque provvedono
affinchè resti sempre fiorito.

Il dolore si infrange sulle porte di quel giardino pur
essendo anche il catenaccio che le tiene serrate,
perchè quando si spalancano alla luce del Sole
l'uomo non riesce a vedere la bellezza che in quel
luogo si cela, permettendo al dolore prodotto dalla
sua stessa mente di richiuderle con disinteresse.

ac

. . .