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03 aprile 2008

5 aprile del 1291


Giovedì 5 aprile del 1291

sulla pianura antistante la città di S. Giovanni d'ACRI
si radunò un esercito di 220.000 uomini, sessantamila
Cavalieri e centosessantamila fanti al comando del
Sultano al-Ashraf Khalil.

All'interno della città un migliaio di Templari (forse 2500)
e circa diecimila soldati di varia estrazione, abbandonati
e traditi dalle Corone europee e dalla chiesa, troppo
impegnate in beghe di potere interno per intervenire.
si apprestavano all'ultima strenua e inutile difesa.

Il giorno dopo iniziava l'attacco alle fortificazioni e durante
l'assedio di Acri il Gran Maestro, Guglielmo di Beaujeu,
moriva nel corso di una rischiosa sortita contro le
preponderanti
forze nemiche nel tentativo di distruggere
le catapulte
avversarie che aprivano varchi sempre più
ampi nelle mura.

La lotta è durissima. Furiosi combattimenti sono segnalati
in
ogni zona, i quartieri cadono uno dopo l'altro nelle mani
del nemico,
i Templari rispondono con coraggio e
abnegazione, anche se
il Gran Maestro è caduto sul campo.

venerdi 18 Maggio 1291 cade il quartiere della
Rocca dei Templari
gli ultimi superstiti si asserragliarono
nella torre Templare che
cederà il 28 Maggio 1291
con la fine degli ultimi coraggiosi e di

2000 soldati del Sultano.

il sultano diventa padrone di San Giovanni d'Acri.

Tutti i dignitari dell'Ordine periscono tra le mura della città,
"versando il proprio sangue nel nome di Cristo e ......
in difesa della fede Cristiana"

Ho messo dei puntini prima della fede Cristiana perchè
se è vero che morirono nel Nome di Cristo, va interpretato
il concetto di fede cristiana che non si identifica ne con
la chiesa ne con la religione che ne deriva, ma era frutto
di un "Giuramento Permanente" e indissolubile fatto in
nome del Maestro Gesù Cristo e del suo vero insegnamento

Anche se a volte ci furono contrasti tra il comando Crociato
e
gli ordini Militari, la loro reputazione di Combattenti non
vacillò mai,
in varie occasioni i Templari furono decisivi per
la sorte di una
battaglia e sempre comunque si schierarono
in prima fila di
fronte all'esercito nemico.

Il loro sacrificio in termini di vite umane fu enorme.
Ma sapevano che li attendeva un destino tragico
contro il quale non seppero o non vollero reagire...

La chiesa ancora si macchiò di tradimento nei loro confronti
il Papa , allora ad Avignone, permise il crimine e non si oppose
al re di Francia che oberato dai debiti nei confronti dell'Ordine
decise di appropriarsi dei loro beni sterminandoli.

< § >


01 aprile 2008

Intento


l'intento comune
liberamente scelto
crea la corrente
ciò che era singolo
allora diviene gruppo
restituendo la forza
e il sostentamento
al singolo


ac
. . .

29 marzo 2008

Partecipazione

Sul blog di Tayla, opss sul Taylablog è stato pubblicato
un post forte e intenso come lo spirito che anima chi
non riesce ad adattarsi e accettare passivamente la
lenta e inesorabile distruzione di questo meraviglioso
pianeta che noi chiamiamo Madre Terra e che da figli
egoisti non siamo capaci di amare e rispettare in tutte
le sue forme e vite.

Pur trattandosi di un'unica forma è frazionato nei molti
aspetti che lo compongono, alcuni dotati di ragione,
altri di istinto, altri ancora semplice materia vitale, tutti
vincolati e interdipendenti uno dall'altro.
Artefici e fruitori di un cammino evolutivo che ci lega in
un destino comune al quale tutti dobbiamo render conto.

Un'immagine bella e forse anche poetica alla quale in
molti, oggi e nel tempo, hanno sempre cercato di cambiare
volto, oppositori per convenienza propria dell'evoluzione,
perché un'entità di questa dimensione che cresce e
attraversa le porte luminose che l'Universo gli apre
non offre più nessun sostegno a questi interessi di parte,
essi continuano a diffondere modelli illusori e di menzogna
essendo i distratti facile preda di queste operazioni,
stimolano la rabbia e la divisione, l'interesse e l'egoismo,
producono modelli energetici che, chi cade nella loro
rete, alimenta abbondantemente senza rendersene conto.
Il Tibet non è che l'ultimo evento in ordine di tempo,
partito in sordina e nell'indifferenza totale 60 anni fa,
oggi esprime con chiarezza il suo volto.

Ognuno di noi, nessuno escluso, è parte integrante
di questa entità, ognuno di noi ha la libertà di scegliere
quale aspetto vuole alimentare con la sua opportunità
di vita offerta dalla Madre Terra, la sua opera seppur
spesso inconsapevole, concorre comunque alla
realizzazione del progetto finale, nel quale ognuno
di noi ha la sua collocazione e la sua opportunità
evolutiva, anche se .... purtroppo, ognuno di noi
trova mille giustificazioni per rimanere fermo sulla
linea di partenza rendendo la pista difficile e quasi
impraticabile per quei pochi che consci di questi aspetti,
cercano di percorrerla anche in favore degli altri.

ac

. . .

25 marzo 2008

Specchi e riflessi


Ci sono storie che corrono sul filo della memoria

apparentemente abbandonate lungo il tempo
trascorso nel rincorrere una vita inafferrabile.
Tessere di un puzzle indefinito i cui colori
si sbiadiscono nel tempo e negli anni che inesorabili
si assommano senza chiedere il nostro permesso.
Volti che passano, sorridono e si allontanano senza
far rumore per non disturbare troppo, per lasciare
che altri volti si rincorrano nella memoria della vita.
Ognuno con la sua storia, le sue gioie, i suoi dolori,
piccole grandi ansie che si schiudono nel quotidiano
cammino alla ricerca di una felicità eternamente perduta.
Ragioni che la mente sempre cataloga come giuste,
senza saper ascoltare il sottile dolore che nel cuore
si esprime e pervade il nostro essere sul sentiero
della malinconia, della rabbia, dell'insoddisfazione.

Lo specchio che negli altri ci riflette non ci piace,
uno specchio riflette ciò che vede senza inganno,
quanto è più facile vedere quell'immagine come
uno sconosciuto e non l'immagine di noi stessi
che l'altro ci rimanda, cambiando specchio.
Ma uno specchio riflette sempre ciò che davanti
a lui si presenta, senza cambiarlo, non ne esiste
uno che possa cambiare l'immagine.

Per vederne una migliore occorre migliorare
quella che si presenta davanti allo specchio.

ac


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23 marzo 2008

Un giorno e un tempo speciali


Che tutte le mie vite possano ritornare in me

che tutto il mio sapere possa tornare in me

che tutte le mie azioni possano essere amore

che il mio lungo cammino possa riportarmi a Te

che io possa usare i Tuoi doni con saggezza

che l'Amore della Madre sempre illumini i figli

che la Tua mano mi sorregga nel dolore

che la Tua pace possa consolarmi e darmi gioia

che ogni giorno che io vivo sia sempre il migliore

che la via dell'Amore sia percorribile da tutti

che nessuno debba mai essere escluso dalla vita

Infinito Amore io non ti conosco
ma desidero
ritrovarti
e accetto la Via per raggiungerti.


Oggi è il ricordo di un giorno particolare, forse non
coincide con la vera storia, ma i fatti sono accaduti.
Chi percorreva le Vie del Tempio non ha mai
accettato di commemorare la Crocifissione del Maestro,
ne ha sempre condiviso e subito il dolore
senza enfasi, ma accettando la necessità di
un gesto destinato a permettere la liberazione
della Energia Cristica
che ancora sorregge questo piccolo pianeta.

Una Energia di Amore infinito alla quale l'uomo non ha
ancora saputo adeguarsi pienamente dimenticando
la Buona Volontà della sua origine Divina.

Nella Gloria della Resurrezione la simbologia della
rinascita, dove l'uomo può ricreare se stesso in una
nuova vita senza dover morire nel corpo fisico.

" Siate nel mondo, ma non siate del mondo "

la materia è un mezzo e l'anima non gli appartiene
i figli di un Unico Padre percorrono le strade
di questa piccola Madre Terra,
possa la pace camminare con loro.

che tutti possano risorgere


. . .




20 marzo 2008

AC 14.01.2002


Un'ombra percorre i sentieri della Madre Terra,
in essa i colori dei valori si fanno lividi e opachi,
ristagnano sentimenti di egoismo e prevaricazione,
sottile e perverso il confine si perde nelle spirali
della mente senza trovare la giusta collocazione.
Infiniti pensieri si plasmano sulle sue rovine,
vittime dell'inganno della consuetudine, che
vagano alla ricerca di un tornaconto personale.
Sul volto i segni dell'insoddisfazione, negli occhi
il vuoto di un mondo che non sa più dare ragioni
di vita, nella mente l'agitato mare delle passioni
dove onde gigantesche si ergono a distruggere il
sentire del cuore. La Madre piange nel vedere
i suoi figli asserviti sotto il giogo di ombre vestite
di menzogna, nel sentire il loro dolore che è suo.
Vede l'avvicinarsi di un limite invalicabile e sa
che l'ordine cosmico sarà ristabilito, anche se...
non tutti i suoi figli vorranno parteciparvi.

acquachiara 14.01.02

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15 marzo 2008

L'insostenibile leggerezza dell'apparire

[ dal vecchio blog ]

Il titolo è un po' copiato ma rende bene l'idea.
Nel mio peregrinare, non solo notturno, per la rete
incontro spesso racconti e storie, belle, intriganti,
ma sopratutto appariscenti che a pelle mi risultano però
vuote, oppure il frutto di una realtà forzata nel pensiero
e nell'azione e che non sento reali, nate dall'esigenza
di apparire e non solo.
Una realtà virtuale in tutti sensi, alla quale si delega il
desiderio di felicità e di approvazione, ma che profuma
della necessità prevalente di convincere se stessi della
bontà delle proprie azioni.
Ma questo non accade solo in rete, nella rete è più facile
trovare consensi, non sono legati ad una frequentazione
fisica, per cui non c'è problema nel raccontare, come nel
sostenere, certo è un discorso forse pesante ma è una
triste realtà nella quale in molti si stanno impantanando
senza rendersi conto di quanto sia distruttivo per la vita
stessa e le relaziozioni quotidiane e non.
Presentare delle maschere che non ci appartengono ci
dà nell'immediato dei risultati appariscenti, ma l'energia
che viene presentata non è chiara, finisce per
confondere e non può costruire nulla di
concreto perchè non è sostenibile nel tempo.
Inoltre porta inevitabilmente gli altri a scegliere
basandosi su informazioni falsate da questi meccanismi
ormai eletti a modello di vita, ma quale vita può essere
se non c'è la capacità di essere semplicemente se stessi ?
Rimane solo una lunga scia di costruzioni fatte sulla sabbia
che ogni onda sgretolerà senza tanti complimenti.
ac

...

10 marzo 2008

Anime sopite


Ancora il Padre Sole splende sul deserto

la Grande Madre Iside lo illumina nella notte
ancora il grande e prolifico fiume scorre lento
l'uomo moderno ha cercato di imbrigliarlo ma
non potrà mai impedirgli di raggiungere il mare.

La storia delle genti che resero grande quella
terra si è persa nel buio del tempo terreno,
poco è rimasto di quelle genti in quei luoghi
l'energia ancora sorge potente da quei luoghi
dove si è visto la forza vitale del Sole creare
disegni di sviluppo che i suoi figli ben conoscevano.

I Bianchi Fratelli percorrevano quelle terre
insegnando agli uomini i segreti dell'Universo
molti di quei corpi si son dissolti nella sabbia ma
le anime che vissero quel tempo ancora percorrono
le strade di questo pianeta dimentiche del loro
grande passato, ed è giusto che sia così, quel tempo
ha fatto il suo corso e adempiuto al suo compito.

Resta la grande forza di quelle matrici, la capacità
di essere ancora grandi nel proprio tempo,
grandi nel proprio essere interiore, grandi nella
profonda umiltà di servire ancora l'energia del Padre,
la vitale Luce del Sole che li pervade può ancora
dirigersi a sollevare chi non la conosce,
andare verso chi l'ha dimenticata, verso chi,
distratto dalla vita, non si è accorto di farne parte.
Quella Luce che è nel cuore di molti fratelli
capaci di risvegliarla nella volontà di essere,
capaci di metterla ancora una volta a disposizione
della crescita di questo mondo e dei suoi figli.

Non più sontuose vesti e grandi templi ma ancora
anonimi servitori di un Disegno che non è mai
cambiato, liberare l'essere umano dalle schiavitù
terrene che egli stesso ha costruito nel tempo.

Che Anubi possa trovare tutti i cuori più leggeri
della sua piuma e che tutti possano superare
il suo giudizio per poter tornare a casa.


m
10.03.2008

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09 marzo 2008

AC 23.09.2001

Non cercare la battaglia ma non sfuggirla,
perché sarà lei a cercare te,
combatti quando sarà il tuo tempo,
ma sappi anche morire,
quando sarà il tuo tempo,
non cercare solo la vittoria delle armi
trova la tua battaglia e vinci te stesso,
lascia libero il tuo cuore di volare
sulle ali di una vittoria che è solo sua.

Lascia che l'amore animi la tua spada,
e lascia che la spada tagli i tuoi rami secchi
inutili compagni che non portano frutti.

Il cuore vince e la spada è al suo servizio,
ma non saprà più ferire nella battaglia
senza tempo sul cammino della vita.

acquachiara 23.09.01


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08 marzo 2008

8 marzo tardivo

Spero che oggi sia stata una buona giornata per tutte
le donzelle web, streghette e nipotine che passano da
queste parti, i miei auspici sono comunque permanenti
ma un augurio di buon proseguimento in tutte le vostre
cose lo faccio lo stesso.

Un buon 8 Marzo a tutte
ma che siano ancora migliori

tutti i giorni successivi

acquachiara

. . .

04 marzo 2008

AC 04.03.2008


Molti sono i passi di chi si avventura sul cammino
ogni passo una scelta, ogni scelta un colpo di martello
della vita che come un fabbro forgia la coscienza
il fuoco, il calore, il metallo incandescente
nell'oscuro antro del fabbro si forgia la spada migliore
quante pieghe, quanti colpi, non si contano più
e ancora la mano sapiente lucida e affila la lama
par far si che sul campo della vita possa riflettere
tutta la meravigliosa Luce del Padre Sole


acquachiara 04.03.08


. . .

01 marzo 2008

nostalgia


Ancora la notte torna, nei suoi profumi, nei suoi silenzi,
ma non c'è silenzio, il vento urla tra le ferite del cuore,
le ricordi tutte, una per una una, nessuna si è mai placata,
pura emozione perversa che torna a farlo sanguinare quando
ti distrai e scappi dietro ad una musica persa nel tempo.
Onda dopo onda si infrange sulla spiaggia della tua memoria,
fragili conchiglie che il mare restituisce impietosamente
senza curarsi di quanta nostalgia sia in essa contenuta.
Non un volto, nemmeno un preciso ricordo, solo nostalgie,
nostalgie profonde di storie ormai nebulose che han perso
i contorni ma che ancora trasmettono quell'emozione
mai sopita, tanto viva da ferire sempre profondamente.
Ma il cuore resta sugli spalti e ogni vita che gli sarà dato
di vivere tornerà a mettersi in gioco, una, dieci, cento volte,
senza curarsi se dovrà soffrire, perché conosce anche
quello che sempre lo ha fatto tremare in un incontro,
in uno sguardo, in un sorriso, in una carezza.

ac


...

24 febbraio 2008

Cosa posso fare?

Cosa posso fare ?
Bella domanda, costante ricorrente della maggior parte dei
pensieri,
eppure non si riesce ad uscirne, è difficile guardarsi
intorno e restare
impassibili e poi leggi:

Quando diciamo di volerci trasformare dobbiamo comprendere
che è
sempre l'io a desiderare e progettare.
La nostra vera trasformazione
avviene quando, cessando di
volerci trasformare,rimaniamo fermi
nel vuoto mentale,
di là da ogni desiderare e causare.


Urca... bella storia me l'ero dimenticato, questo ancora una volta
ribalta
tutto, nel meccanismo dell'universo funziona così, se fai
un decreto
, dimenticalo e lascialo lavorare, se continui a
metterci mano confondi
solo la chiarezza del desiderio/decreto
stesso.
Non è difficile vivere, il difficile è comprendere come si fà a
farlo bene per poi non trovarsi con i conti che non quadrano.

ac

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Traslochi

Conosco una persona che quando trasloca
si porta dietro anche i muri di casa.....
però vale la pena di conoscerla

Tayla blog



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20 febbraio 2008

I bambini dagli occhi di sole


I bambini dagli occhi di sole

di Sri Aurobindo

Ho visto i luminosi pionieri dell'Onnipotente
al confine dove il cielo si volge verso la vita,
scendere le scale d'ambra della nascita;
i precursori di una Divina moltitudine.
Essi venivano sul Sentiero della Stella del Mattino,
nella piccola stanza della vita mortale.
Li ho visti attraversare la penombra di una età
i bambini dagli occhi solari
portatori di una meravigliosa Aurora,
i grandi creatori dal calmo aspetto.
Li ho visti gli abbattitori delle barriere del mondo
i lottatori contro il destino nato dalla paura.
Li ho visti i lavoratori della Casa degli Dei,
i messaggeri di ciò che non può essere comunicato,
gli architetti dell'immortalità.
Li ho visti cadere nella sfera umana,
con i volti ancora luminosi della gloria immortale,
con voci che ancora parlavano con i pensieri di Dio,
con corpi resi splendenti dalla Luce dello spirito.
Portavano la Magica Parola, il Mistico Fuoco,
la dionisica Coppa della Gioia.
Li ho visti, i bambini che rendono l'uomo migliore,
coloro che cantano uno sconosciuto inno dell'Anima.
Ho sentito l'eco dei loro passi nei corridoi del tempo.
Ho visto gli alti sacerdoti della Saggezza,
della dolcezza, della Potenza e della Felicità Celeste,
i rivelatori delle vie solari della Bellezza,
i nuotatori delle acque tempestose dell'Amore,
i danzatori che aprono le porte d'oro del Nuovo Tempo.
Sono quì.
Camminano fra noi per mutare la sofferenza in gioia,
per giustificare la Luce sul volto della Natura.



(Calcutta, 15 agosto 1872 - 5 dicembre 1950)

http://it.wikipedia.org/wiki/Sri_Aurobindo

...

18 febbraio 2008

Centro commerciale

Che bello !!!
carta di credito illimitata, centro commerciale a disposizione.....
già.......ma poi il conto chi lo paga ????

Una domanda logica direi, ma nel supermercato della vita
sembra che nessuno sia disponibile a porsi questa domanda,
nemmeno quando la vita presenta il conto degli acquisti
fatti, continuiamo a girare per gli scaffali prendendo tutto
quello che ci viene a tiro.......
questo lo voglio io.....ma lui non vuole te.....
chissenefrega ho la carta di credito...
questo non ti serve a nulla......
chissenefrega, posso, lo prendo lo stesso....
ma questo era di un altro....
chissenefrega lui è distratto.....
.....e poi ?

E poi, si vedono dei naufraghi, spersi tra scaffali vuoti che
ancora pensano che su quegli scaffali si trovi la felicità.....
ma ormai son vuoti, è stato preso tutto
e l'uscita con la cassa è sempre più vicina.

Una visione apocalittica ??????

Forse....ma guardatevi intorno....e ditemi cosa vedete.

ac

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16 febbraio 2008

Porta con te il dono della vita

Porta con te il dono della vita,
non lasciare che altri ne facciano scempio.
come grezza argilla è posta nelle tue mani
fanne un'opera sublime, non un sasso.

Solo il calore delle tue mani sa renderla malleabile
gli altri ne farebbero solo una pietra per la loro torre,
nell'Amore, lavorala, snervala, rendila trasparente,
è solo umile terra ma è generosa, è forte
sa ben plasmarsi nelle tue amorevoli mani.

Un sasso resiste a lungo nel tempo
la polvere è capace di lasciarsi portare nel vento.

Nel tuo tempo, la tua verità , la tua vita.

Rinasci in questo tempo, rinasci tutte le volte
che non potrai più esser quello di prima
perchè una impalpabile piuma ti ha sfiorato.

Rinasci
tutte le volte che una lacrima ha solcato il tuo volto.


ac 28.12.05

..

13 febbraio 2008

I sacerdoti della menzogna


I sacerdoti della menzogna corrotti dai mercanti son tornati

per esporre le loro merci sotto le colonne del Tempio.
La via che porta a Gerusalemme ancora è lastricata di dolore.
Il valore della parola è giudicato dalle vesti di chi la esprime
e nelle pieghe di pregiati broccati si nasconde l'inganno.
Il Tempio non è più in quel luogo, lasciate che i suoi detrattori
ne faccian scempio, distruggeranno solo vecchie pietre,
senza alcun valore, perchè nessuno, mai, potrà distruggere
la realtà del vero Tempio costruito nel cuore dell'uomo.
Non ha colonne ne marmi, non trasmette sontuosità alcuna,
ma quale Tempio può esser più grande dell'Amore
che si presenta nudo e senza difese al cospetto di chi
vuole a tutti i costi, giudicare secondo il metro dell'ottusità.
Che il fratello ritrovi il fratello ed insieme a lui percorra
le strade della vita che portano alla pace e all'abbondanza.
L'Universo mai la nega, a chi, con cuore puro sappia chiederla,
non costruite il Tempio sulla sabbia o non reggerà
sotto il peso degli inganni della mente,
il vento trasporta continuamente la sabbia del deserto
e nulla resterà di sostegno alla vostra opera.

ac

10 febbraio 2008

pellegrino del tempo


Grande pellegrino del tempo portami con te,

lascia che il dolce suono scandito dalle note
della tua magica arpa sappia sciogliere i nodi
del mio cuore indurito dalle brame della mente.

Delicato e leggero il tuo passo non lascia
alcuna traccia sulle infuocate sabbie di questo
infinito deserto che a fatica percorro senza meta.

Solo una leggera e impalpabile melodia rivela
la tua fuggevole forma che si perde nell'azzurro
di un cielo limpido,spazzato da un vento dispettoso
che solleva la sabbia e cancella il tuo passaggio.

Magiche note di una di una meravigliosa sinfonia
mai consunta da un tempo incapace di corroderla
fragili e delicati suoni che il cuore stenta a cogliere
eppur impetuosi e travolgenti nel silenzio della mente.

Insegnami la tua musica, lascia che io possa seguirla
camminando al tuo fianco e nella sua dolce melodia
che tutto permea nella scintillante bellezza della sua Luce,
aiutami a quietare i venti della mia mente, che non
sollevino più la sabbia che nasconde i tuoi infiniti passi
sull'eterno cammino dell'amore, affinchè quei passi
possano un giorno essere anche i miei.

ac 16.02.07

...

09 febbraio 2008

Mia Martini

Credo
Mia Martini
da:
La Neve, Il Cielo, L'immenso

Credo
che sia tutta una storia
per la povera gente
che non ha fantasia.
Credo
che chi non ha mai niente
ha una sola speranza
che qualcosa ci sia.
Oh vedi
più ne parlo e più sento
che sono una fra quelle
che ci credono un po’.
Certo
che verranno dei giorni
più felici di questi
se no che vita è.
Oh credo
sì, io credo
ci son momenti che io prego
non so perché ma so che devo.
Sento
che il mio cuore è deserto
sto morendo di sete
cerco la verità.
Dove
no, non cerco lontano
cerco dentro me stessa
c’è chi risponderà.
Amo
ma l’amore non basta
qualche volta ti stanchi
e ti buttano via.
E credo
che verranno dei gironi
più felici di questi
se no che vita è.
Credo



...

07 febbraio 2008

opportunità della vita

E' veramente tragico stendere una mano vuota e vedere
che nessuno mette nulla, ma è ancora peggio stendere
una mano piena di doni e vedere che nessuno prende nulla.

In questi giorni pensavo a questa frase letta anni fà, non
ricordo di chi sia ma il concetto è molto chiaro e ci sono
momenti in cui rimette in discussione l'aspetto di disponibilità.
Non mi fraintendete, non mi aspetto nulla dalle cose che faccio
ma non è poi così difficile cadere in riflessioni che ti portano a
domande a cui è poi difficile rispondere e rispondersi.
Il rispetto del libero arbitrio altrui è praticamente inscindibile
da un percorso spirituale, ma non è così facile abituarsi
all'idea di vedere intorno a se tantissime persone dotate
di grandi possibilità che si attardano o si perdono lungo
il sentiero, grandi guerrieri che rifiutano la lotta con se stessi.
E' stato detto di non perdere tempo a seminare sulla pietra,
ma se la pietra è tale solo perchè vuole esserlo, o peggio
non si accorge di esserlo diventata, quale atteggiamento
può essere più giusto in questa situazione anomala, da
un lato l'etica energetica dall'altra fratelli che non si
avvedono della loro condizione di viandanti distratti,
a volte, qualcuno, anche perduto nell'oscurità della notte.
Certamente ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi ma stiamo
vivendo in un tempo in cui gli spazi di manovra si accorciano,
il tempo stesso è più veloce di prima, il pianeta, Madre Terra,
procede spedita nella sua evoluzione e i figli che non
riusciranno a seguirla dovranno riprendere il cammino
in spazi e tempi diversi, la vita è un grande dono e una
enorme opportunità, non è così facile come sembra poterne
usufruire, molte anime avrebbero voluto essere quì in
questo tempo ma non tutte han potuto farlo, comprendere
questo dono del Padre è importante per il proprio cammino
evolutivo, ma ancora più importante e comprendere che è
un dono che non si può disperdere con leggerezza.
Il Padre sà è perdona i suoi figli, ma un Padre educa
e non può non permettere a tutti di tornare a Casa,
offre le opportunità, ma solo i figli possono decidere
il tempo necessario per farne un buon uso, è solo
l'uomo che può dedicere di non sprecare l'opportunità.

ac

...

03 febbraio 2008

dell'amore

molti anni fà,
una persona che considero una mia insegnante,
forse in un momento pesante ta le lacrime ci disse :
"voi non sapete cosa significa scegliere per Amore"
Questa frase è sempre stata ben presente nei miei
vorticosi ragionamenti, ma devo dire che solo oggi
incomincio a comprenderne il vero significato, oggi,
dopo che ho dovuto passare attraverso scelte che
colpivano fortemente il mio egoismo, andavano
contro una logica umana di scambio, scelte che per
rimanere nel giusto, apparentemente distruggevano
molte cose, scelte dolorose sul piano delle aspettative.
Ma alora quale può essere la logica di un percorso
che ti porta nei fatti quasi a rinnegare l'aspetto umano ?
Noi non siamo solo questo corpo, la nostra natura è molto
più vasta di ciò che appare materialmente, senza prender
coscienza di questo nostro aspetto, tutto sembra insostenibile,
perchè nella realtà stiamo osservando solo un frammento
del nostro essere, un'episodio del nostro lungo cammino.
Tuttavia il corpo/mente è anche una trappola, una sorta
di prigione, nasce e cresce geneticamente preparato
per vivere in questa realtà, è uno strumento perfetto per
questa vita, tanto perfetto e integrato da distogliere
l'attenzione sugli altri aspetti che lo compongono.
La mente, nata come strumento funzionale, diventa padrone
della situazione senza averne i titoli necessari, in quanto
la sua capacità di controllo/osservazione è limitata ai suoi
soli sensi fisici e alle informazioni che da essi derivano,
non è un'errore ma una necessità di sopravvivenza, senza
questo meccanismo funzionale non saremmo in grado
di vivere in questo mondo materiale.
L'errore, se di errore si può parlare, è lasciare alla mente
e all'ego tanto spazio da non permetterci più di accedere
a quei piccoli segnali che ci permetterebbero di comprendere
meglio questo limite, è poi l'intelletto e la volontà che possono
portarci a ricuperare quelle parti di noi che qualche volta
abbiamo visto e troppo spesso trascurato.
Quando è la vita ad insegnare non sempre lo fà con mano
leggera, il suo agire e dato dagli aspetti più alti dell'amore
verso la globalità dell'essere, predispone ciò che è giusto
per comprendere quel momento dell'esperienza, la meteria
è solo un mezzo e come tale viene usato dall'Universo per
per permettere a chi lo utilizza di assimilare e crescere.
Noi abbiamo tanti desideri e false necessità costruite dai
nostri schemi di sopravvivenza che non sempre corrispondo
alle reali necessità del nostro cammino di crescita, l'ego
spesso si perde in queste trappole che ci attardano e ci
distolgono dal vero scopo della nostra esperienza.
Certo, quando assume degli aspetti tragici è difficile vedere
in questi un gesto di Amore, ma è proprio quello che interviene,
per darci l'opportunità di comprendere ciò che in quel
momento avevamo perso di vista senza nemmeno accorgercene.

ac


...

27 gennaio 2008

L'insegnamento del Maestro

Colui che vuole seguirmi, neghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua


Quanta forza e quanta verità in queste poche parole
forse una delle immagini più potenti dell'insegnamento
del Maestro Gesù, in Lui il Verbo si è incarnato e
l'energia Cristica ha liberato tutta la sua forza di Luce.

"Colui che vuole seguirmi" nel totale rispetto del libero
arbitrio,nessuno obbliga nessuno, non c'è prevaricazione,
solo Amore e volontà individuale dettata da libera scelta.

"neghi se stesso" abbandoni la sua fragile parte umana
neghi l'aspetto egoico e materiale che lo lega a questa
illusoria realtà materiale che non è parte della sua essenza
ma è solo un terreno di esperienza per l'essenza stessa
dell'Uomo.

"prenda la sua croce " raccolga la somma dei
dolori che lui stesso ha creato nel suo peregrinare, spesso
disattento, sulle strade di questo mondo, non c'è dolore
da ricostruire, semplicemente accettare e farsi carico di
quanto abbiamo messo sul nostro cammino.

"e mi segua" la Via è tracciata,
non dall'uomo ma dalla Verità, ognuno può percorrerla nella
consapevolezza di essere l'artefice di se stesso, senza la
necessità di guide che indichino un cammino rituale legato
ad interessi personali.
Il vero Mestro è colui che viene a cercare Uomini liberi,
liberi di scegliere, non viene a creare degli schiavi che,
ancora una volta si perderanno neglli inganni della mente
e dell'illusione della materia.

ac

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26 gennaio 2008

Ancora traditi


Ancora traditi, ancora una volta traditi da chi presenta

se stesso come l'unico custode della verità nel mondo.
Questo pensiero squarcia ancora terribilmente le nostre
menti in questo frangente doloroso, le immagini sono
impresse negli occhi dei superstiti, forse è solo un
pensiero legato a vecchi dolori e non corrispode a verità,
ma in questo ritorno di ciò che resta di grandi uomini che
percorrono queste verdi colline in difesa della loro libertà,
non è possibile slegarsi da quelle immagini terribili.
Uomini feriti nel corpo e distrutti nell'anima, uomini che
percorrono gli antichi sentieri dei padri dove vecchie pietre
di ruderi silenziosi sotto la pioggia assistono impassibili
allo svolgersi di mille battaglie.
La pioggia scorre sul mio volto e si confonde con le mie
lacrime, mentre seduto su queste pietre resto nel dolore
dell'impotenza di chi ha partecipato ed ora assiste ancora
una volta alla sconfitta in questa interminabile lotta.
Ancora gli eventi hanno ferito i loro grandi cuori che mai
cessano di battere per il giusto diritto dell'uomo di crescere
libero sul suolo della madre che lo ha genertato,
l'erica tornerà presto a fiorire in questi luoghi accarezando
lo spirito di chi non ha temuto di dar la vita perchè gli
altri dopo di lui potessero esercitare questo diritto.
Un sentimento che mai cambia e quando un nuovo cuore
tornerà a battere nel corpo di quegli uomini saranno ancora
sugli spalti del Padre a chiedere e difendere il giusto.
Avvolti nei bianchi mantelli percorrono il tempo
attraversano impavidi il lunghi cicli della vita
non per loro seguono il corso delle candide stelle.
L'Amore gonfia le vele dei loro vascelli e li porta sempre
dove una vita che sembra non appartenergli, richiede.
Il cuore, a volte, si strugge di malinconia e la solitudine
si fà più pressante ma è solo un lazzo della mente che
si perde in umane passioni incapaci si scalfire la certezza
di un cammino senza principio e senza fine.

ac
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20 gennaio 2008

La parola


Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra;
non sono venuto a portare pace, ma una spada.
Matteo 10:34


Queste parole sono attribuite al Maestro Gesù e lette così sembrano
in netto contrasto con la sua immagine di Amore assoluto.
Se ragioniamo sul contesto storico del tempo vediamo una persona
che è completamente al di fuori dei rigidi schemi di allora ma non
propone una guerra, almeno non fisica, sposta la guerra sul piano
interiore
dove la Sacra Spada diventa strumento di giustizia che
non è nelle
mani dell'uomo ma appartiene alle regole evolutive del
cosmo intero.

In effetti non si tratta di punizione, ma il senso di giustizia Divina è
la garanzia
dell'applicazione di quelle regole nei confronti di tutti,
nessuno escluso, nelle mani
dell'uomo il libero arbitrio, la scelta,
nell'ambito di quelle regole.

L'uomo ha costruito e l'uomo distruggerà tutto ciò che nel suo cieco
egoismo
ha eletto a modello e sistema di vita, non esiste ritorsione
ma ritorno
di quanto prodotto, nelle mani dell'uomo il mezzo,
l'opportunità di conoscenza
e di crescita, nelle parole del Cristo
l'Insegnamento per percorrere la Via.

Il Verbo ha dato corpo all'insegnamento ma l'uso che l'uomo ha fatto
di quelle
parole ha distorto ciò che era in origine, ancora una volta
ha permesso alla
sua cecità di oscurargli la mente, se ora brancola
nel buio non può che
accusare se stesso della sua distrazione e del
tempo sprecato nel
rincorrere i falsi miti che la materia propone
in antitesi al cammino dello spirito.

Ed ecco che la Spada diventa strumento di cambiamento interiore,
simbolica croce e strumento di guerra apre la battaglia con se stessi
e il proprio
ego, affinche lo si possa distruggere e ricostruire nel
contesto Divino,
sede della sua Origine e Natura perchè questa
è la sua matrice.


ac

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Anthony Elenjimittam

Padre Anthony Elenjimittam nacque nel 1918 nel Kerala, nell’India meridionale. Entrò nell’ordine domenicano nel 1939 a Roma. Ha viaggiato molto in Occidente tenendo conferenze sulle culture religiose dei due emisferi. Ha scritto molti libri tradotti in italiano tra cui un ampio commento degli Yoga Sutra di Patanjali e uno sulle Upanisad. E' stato un caro amico di Gandhi.

Messaggio di Natale di Padre Antony

Sorella ....... , Natale per me significa la nascita della Coscienza Cristica nella profondità della nostra mente, e non certamente un carnevale, come purtroppo si è ridotto il compleanno di Gesù Maestro. Il santo Natale ci fornisce una occasione annuale per studiare e meditare da vicino la grande vita ed il messaggio di Cristo, il santo vangelo del superamento del nostro egoismo e la realizzazione della nostra vera identità come figli di Dio, come raggi del Sole dei soli. Tutte le nostre sofferenze e miserie scaturiscono da questo egoismo illusorio che ci fa identificare con il nostro nome e forma, che ci limita, ci congela, ci imprigiona. Infatti la venuta di Cristo - il Natale - è inconcepibile senza la sua crocifissione e resurrezione che significa l'annientamento del nostro egoismo e la conseguente vita impersonale che ci fa vibrare all'unisono con la vita divina, riconquistando il paradiso perduto.

Il tiro di fune dentro ciascuno di noi è tra i sensi che ci portano verso gli oggetti dei sensi, una vita estroversa che ci getta nel mondo delle illusioni, e la luce dell'intelligenza, un raggio del Logos, il verbo divino, che fu incarnato in Gesù. L'esperienza giornaliera nostra conferma la verità dell’adagio cristiano: "Per crucem ad lucem", che significa "alla luce per la croce". In linguaggio pratico, esperimentale, questa verità incontestabile viene espressa in altri termini in Europa, ed è l'altro detto Latino: "per ardua ad astra", che significa: "alle stelle per la via ardua". Gesù riferisce a questa via crucis quando disse:

"Entrate per la porta stretta, perchè spaziosa è la porta e larga la via che conduce alla perdizione e molti sono quelli che vi si incamminano. Quanto stretta e la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono quelli che la trovano" (Matteo, VII-13 & 14)esiste un divario tra la professione cristiana e la vita cristiana. Per questo, Mahatma Gandhi, mio maestro, disse "Sono un seguace di Cristo, ma non dei cristiani". Non è paradossale che Gandhi, un Indù, fu il più grande cristiano del ventesimo secolo.

Allora dico a me stesso: Natale per me significa abnegazione e vivere evangelicamente, seguendo la normativa di Cristo che dice: "Colui che vuole seguirmi, neghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua".

Vostro fratello: (padre) Anthony Elenjiòittam
(Alias Bhikshu Ishabhodanada)




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13 gennaio 2008

Amma, spiritulità femminile

Amma
Mata Amritanandamayi

“Spiritualità è immobilità della mente, uno stato di silenzio.
È anche rinuncia, ovvero uno stato privo di ego.
L’immobilità è qualcosa che va sperimentata…
Si possono scrivere volumi interi sulla spiritualità, comporre bellissime poesie e cantare inni melodiosi. È possibile parlarne per ore con un linguaggio eloquente e fiorito.
Ma la spiritualità rimarrà ancora sconosciuta finché non farete la vera esperienza della sua bellezza e beatitudine, all'interno di voi”

Amma


Amma dice:
"Lo scopo vero della vita è di avere l'esperienza di ciò che è al di là dell'esistenza fisica."
"Tuttavia, ognuno guarda alla vita in modo diverso. La maggior parte degli esseri umani vede la vita come una lotta costante per la sopravvivenza.
Tali persone credono nella teoria della "Sopravvivenza del più forte (adatto)". Sono soddisfatti del modo di vivere normale - per esempio, avere una casa, un lavoro, un'auto, una moglie, un marito, dei figli e abbastanza denaro per vivere.
Si, queste sono cose importanti, e dobbiamo focalizzarci nella vita di ogni giorno, e nel prenderci cura delle nostre responsabilità e obblighi, piccoli e grandi.
Ma c'è qualcosa in più nella vita, uno scopo più alto, che è quello di conoscere e realizzare chi siamo.
Conoscendo chi siamo, otterremo ogni cosa. Una sensazione di pienezza completa, con assolutamente nient'altro più da ottenere nella vita.
Quella realizzazione renderà la vita perfetta. Per quanto riguarda tutto ciò che abbiamo accumulato o che cerchiamo di acquisire, per la maggior parte della gente la vita è ancora incompleta - come la lettera "C".
Questo vuoto, o mancanza, sarà sempre lì. Soltanto la conoscenza spirituale e la realizzazione del Sé può colmare questo vuoto e unire le due estremità, in questo modo si formerà come la lettera "O".

La conoscenza di 'Quello' soltanto ci aiuterà ad essere ben stabilizzati nel vero centro della vita.
La spiritualità non è fede cieca, è l'ideale che elimina il buio. E' il principio che ci insegna ad affrontare ogni circostanza avversa od ostacolo con un sorriso. La spiritualità è insegnamento
per la mente."

Un giorno chiesero ad Amma: "Perché si dovrebbe seguire il sentiero spirituale?"

Amma rispose: "Ciò è come se il seme chiedesse: 'Perché dovrei andare sottoterra,
germogliare e crescere verso l'alto?'. "

Brano estratto dal libro: "Dal cuore di Amma".

08 gennaio 2008

Vita, uno spazio tra nascita e morte


Quando un'anima chiede di scendere sul piano materiale

per condurre e costruire la sua esperienza individuale,
ci sono due eventi che non può assolutamente rifiutare,
la nascita e la morte, due eventi inscindibili, come la dualità
del piano materiale, dove una componente non può esistere
senza l'altra, ma che insieme danno origine alla vita.
Nella cultura cattolica attuale ci hanno addestrato a pensare
ad un'unica esperienza di vita nel mondo materiale dove
un Dio bizzoso dispensa fortune e disgrazie a seconda degli
errori d'interpretazione che si possono compiere lungo il percorso.
Ma se pensiamo ad un Disegno Creatore che ha generato
l'Universo intero con tanta precisione, con regole perfette ed
immutabili che lo governano viene difficile credere che
nei confronti
della sua creatura più evoluta tra materia e spirito,
"l'Uomo" vada
contro le sue stesse regole evolutive.
La materia densa segue un tempo lineare ed in questo tempo
è corruttibile, si trasforma ed evolve, è un processo fisico di
cambiamento continuo nel quale l'anima, non sarebbe in grado
di percorrere ogni forma di esperienza nel tempo di una sola vita,
il corpo è il suo veicolo esperienziale e come ogni veicolo deve
essere adatto a percorrere quel tipo di percorso, man mano che
l'anima costruisce la sua coscienza individuale abbisogna di un
corpo adatto allo scopo, motivo per cui lo abbandona quando
non è più all'altezza del suo cammino spirituale.
La mente deve fare un grande sforzo di volontà e condurre una
ricerca approfondita attraverso esperienze spesso dolorose per
avvicinarasi alla possibilità di assimilare questo concetto,
in quanto
la mente vive il tempo lineare della materia
e malrecepisce tutto ciò che ne è fuori.

Comprendere la logica e la natura degli eventi aiuta a superarli
con meno difficoltà e dolore, che sono parte delle paure e degli
schemi mentali che noi stessi abbiamo costruito nel cosrso della
nostra vita, la mente di un bambino scevra da vincoli non teme
nulla di tutto ciò.


ac


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03 gennaio 2008

Lucrezia

ECCOMIIIIIII
sono arrivata
nella fretta mi sono anche graffiata
però adesso mi limano le unghiette


BRRRRRRRR
ma quì fà freddo !!!
stavo meglio prima



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