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16 febbraio 2008

Porta con te il dono della vita

Porta con te il dono della vita,
non lasciare che altri ne facciano scempio.
come grezza argilla è posta nelle tue mani
fanne un'opera sublime, non un sasso.

Solo il calore delle tue mani sa renderla malleabile
gli altri ne farebbero solo una pietra per la loro torre,
nell'Amore, lavorala, snervala, rendila trasparente,
è solo umile terra ma è generosa, è forte
sa ben plasmarsi nelle tue amorevoli mani.

Un sasso resiste a lungo nel tempo
la polvere è capace di lasciarsi portare nel vento.

Nel tuo tempo, la tua verità , la tua vita.

Rinasci in questo tempo, rinasci tutte le volte
che non potrai più esser quello di prima
perchè una impalpabile piuma ti ha sfiorato.

Rinasci
tutte le volte che una lacrima ha solcato il tuo volto.


ac 28.12.05

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07 febbraio 2008

opportunità della vita

E' veramente tragico stendere una mano vuota e vedere
che nessuno mette nulla, ma è ancora peggio stendere
una mano piena di doni e vedere che nessuno prende nulla.

In questi giorni pensavo a questa frase letta anni fà, non
ricordo di chi sia ma il concetto è molto chiaro e ci sono
momenti in cui rimette in discussione l'aspetto di disponibilità.
Non mi fraintendete, non mi aspetto nulla dalle cose che faccio
ma non è poi così difficile cadere in riflessioni che ti portano a
domande a cui è poi difficile rispondere e rispondersi.
Il rispetto del libero arbitrio altrui è praticamente inscindibile
da un percorso spirituale, ma non è così facile abituarsi
all'idea di vedere intorno a se tantissime persone dotate
di grandi possibilità che si attardano o si perdono lungo
il sentiero, grandi guerrieri che rifiutano la lotta con se stessi.
E' stato detto di non perdere tempo a seminare sulla pietra,
ma se la pietra è tale solo perchè vuole esserlo, o peggio
non si accorge di esserlo diventata, quale atteggiamento
può essere più giusto in questa situazione anomala, da
un lato l'etica energetica dall'altra fratelli che non si
avvedono della loro condizione di viandanti distratti,
a volte, qualcuno, anche perduto nell'oscurità della notte.
Certamente ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi ma stiamo
vivendo in un tempo in cui gli spazi di manovra si accorciano,
il tempo stesso è più veloce di prima, il pianeta, Madre Terra,
procede spedita nella sua evoluzione e i figli che non
riusciranno a seguirla dovranno riprendere il cammino
in spazi e tempi diversi, la vita è un grande dono e una
enorme opportunità, non è così facile come sembra poterne
usufruire, molte anime avrebbero voluto essere quì in
questo tempo ma non tutte han potuto farlo, comprendere
questo dono del Padre è importante per il proprio cammino
evolutivo, ma ancora più importante e comprendere che è
un dono che non si può disperdere con leggerezza.
Il Padre sà è perdona i suoi figli, ma un Padre educa
e non può non permettere a tutti di tornare a Casa,
offre le opportunità, ma solo i figli possono decidere
il tempo necessario per farne un buon uso, è solo
l'uomo che può dedicere di non sprecare l'opportunità.

ac

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03 febbraio 2008

dell'amore

molti anni fà,
una persona che considero una mia insegnante,
forse in un momento pesante ta le lacrime ci disse :
"voi non sapete cosa significa scegliere per Amore"
Questa frase è sempre stata ben presente nei miei
vorticosi ragionamenti, ma devo dire che solo oggi
incomincio a comprenderne il vero significato, oggi,
dopo che ho dovuto passare attraverso scelte che
colpivano fortemente il mio egoismo, andavano
contro una logica umana di scambio, scelte che per
rimanere nel giusto, apparentemente distruggevano
molte cose, scelte dolorose sul piano delle aspettative.
Ma alora quale può essere la logica di un percorso
che ti porta nei fatti quasi a rinnegare l'aspetto umano ?
Noi non siamo solo questo corpo, la nostra natura è molto
più vasta di ciò che appare materialmente, senza prender
coscienza di questo nostro aspetto, tutto sembra insostenibile,
perchè nella realtà stiamo osservando solo un frammento
del nostro essere, un'episodio del nostro lungo cammino.
Tuttavia il corpo/mente è anche una trappola, una sorta
di prigione, nasce e cresce geneticamente preparato
per vivere in questa realtà, è uno strumento perfetto per
questa vita, tanto perfetto e integrato da distogliere
l'attenzione sugli altri aspetti che lo compongono.
La mente, nata come strumento funzionale, diventa padrone
della situazione senza averne i titoli necessari, in quanto
la sua capacità di controllo/osservazione è limitata ai suoi
soli sensi fisici e alle informazioni che da essi derivano,
non è un'errore ma una necessità di sopravvivenza, senza
questo meccanismo funzionale non saremmo in grado
di vivere in questo mondo materiale.
L'errore, se di errore si può parlare, è lasciare alla mente
e all'ego tanto spazio da non permetterci più di accedere
a quei piccoli segnali che ci permetterebbero di comprendere
meglio questo limite, è poi l'intelletto e la volontà che possono
portarci a ricuperare quelle parti di noi che qualche volta
abbiamo visto e troppo spesso trascurato.
Quando è la vita ad insegnare non sempre lo fà con mano
leggera, il suo agire e dato dagli aspetti più alti dell'amore
verso la globalità dell'essere, predispone ciò che è giusto
per comprendere quel momento dell'esperienza, la meteria
è solo un mezzo e come tale viene usato dall'Universo per
per permettere a chi lo utilizza di assimilare e crescere.
Noi abbiamo tanti desideri e false necessità costruite dai
nostri schemi di sopravvivenza che non sempre corrispondo
alle reali necessità del nostro cammino di crescita, l'ego
spesso si perde in queste trappole che ci attardano e ci
distolgono dal vero scopo della nostra esperienza.
Certo, quando assume degli aspetti tragici è difficile vedere
in questi un gesto di Amore, ma è proprio quello che interviene,
per darci l'opportunità di comprendere ciò che in quel
momento avevamo perso di vista senza nemmeno accorgercene.

ac


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08 gennaio 2008

Vita, uno spazio tra nascita e morte


Quando un'anima chiede di scendere sul piano materiale

per condurre e costruire la sua esperienza individuale,
ci sono due eventi che non può assolutamente rifiutare,
la nascita e la morte, due eventi inscindibili, come la dualità
del piano materiale, dove una componente non può esistere
senza l'altra, ma che insieme danno origine alla vita.
Nella cultura cattolica attuale ci hanno addestrato a pensare
ad un'unica esperienza di vita nel mondo materiale dove
un Dio bizzoso dispensa fortune e disgrazie a seconda degli
errori d'interpretazione che si possono compiere lungo il percorso.
Ma se pensiamo ad un Disegno Creatore che ha generato
l'Universo intero con tanta precisione, con regole perfette ed
immutabili che lo governano viene difficile credere che
nei confronti
della sua creatura più evoluta tra materia e spirito,
"l'Uomo" vada
contro le sue stesse regole evolutive.
La materia densa segue un tempo lineare ed in questo tempo
è corruttibile, si trasforma ed evolve, è un processo fisico di
cambiamento continuo nel quale l'anima, non sarebbe in grado
di percorrere ogni forma di esperienza nel tempo di una sola vita,
il corpo è il suo veicolo esperienziale e come ogni veicolo deve
essere adatto a percorrere quel tipo di percorso, man mano che
l'anima costruisce la sua coscienza individuale abbisogna di un
corpo adatto allo scopo, motivo per cui lo abbandona quando
non è più all'altezza del suo cammino spirituale.
La mente deve fare un grande sforzo di volontà e condurre una
ricerca approfondita attraverso esperienze spesso dolorose per
avvicinarasi alla possibilità di assimilare questo concetto,
in quanto
la mente vive il tempo lineare della materia
e malrecepisce tutto ciò che ne è fuori.

Comprendere la logica e la natura degli eventi aiuta a superarli
con meno difficoltà e dolore, che sono parte delle paure e degli
schemi mentali che noi stessi abbiamo costruito nel cosrso della
nostra vita, la mente di un bambino scevra da vincoli non teme
nulla di tutto ciò.


ac


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