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Nel susseguirsi delle Vite
vi è la possibilità di comprendere perché l'Anima ha chiesto
questa esperienza e non c'è nulla di casuale. Ciò che nasce nella
Luce e resta nella Luce non potrà mai sapere cosa veramente sia la
Luce, non un bisticcio di parole ma una realtà fisica che senza la
controparte oscura non è possibile cimentarsi e comprendere.
La
dualità della materia può realizzare in pieno questo obbiettivo ma
non è un evento automatico e assicurato è la libertà di scegliere
che lo realizza a patto di non cedere oltre misura alle lusinghe
della mente materiale che tende a rimanere ancorata alla sua
origine.
Mente e materia sono il mezzo e non il fine, lo scopo
della vita su questo piano materiale è quello di imparare e
comprendere la propria origine per poter tornare appunto da dove si è
venuti, nella parabola il figliol prodigo è festeggiato per essere
riuscito a tornare a Casa ma nessuno gli ha mai chiesto come abbia
fatto o che strada abbia percorso, è festeggiato per la sua
riuscita, i suoi beni chiesti al Padre sono l'Anima che ha rischiato
di perdere confrontandosi in questo mondo materiale.
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