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Il concetto di rinuncia è sempre molto relativo e spesso usato a sproposito e non ha efficienza se usato come base del cammino “ siate nel mondo ma non siate del mondo” rinunciare con una costrizione non è aver compreso la materia e il suo utilizzo e si viene qui per impararlo.
Perdere
ciò che abbiamo capito che non serve e che spesso ci rende schiavi
senza essere utile al cammino non è rinuncia ma è evoluzione, se
non serve non è un sacrifico ma l'abbandono di inutili e pesanti
bagagli che ci rallentano, è uno stato mentale dove non si perde il
desiderio ma si riesce a non permettergli di rovinarci la vita in
particolar modo quando ci si ritrova a fare carte false per
realizzarlo diventando manifestazione dell'ego.
Il desiderio è
uno stimolo necessario per vivere ma non quando diventa padrone
assoluto della nostra vita e non si può più parlare di sano
desiderio e ci porta su strade ben diverse da giusto e necessario.
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