27 – 4 – 23
Si potrebbe dire che il
contrario della consapevolezza è la presunzione dato che
all'osservatore esterno si presenta più o meno allo stesso modo pur
avendo una base diversa.
In questo strano mondo odierno una delle
preoccupazioni maggiori è il cercare di stabilire “ a che punto
sono “ una caccia alla propria inutile autocertificazione, quando
poi questo riguarda l'aspetto spirituale diventa vero e proprio ego
spirituale sicuramente peggio del materiale.
Nella sequenza dei livelli vibrazionali non esiste un punto di arrivo, la scala segue la legge delle ottave ed è infinita e cercare di certificarsi in un punto qualsiasi di questa scala non serve a nulla e fa solo dei danni al nostro percorso e a quello di chi eventualmente ci segue o segue persone di questo tipo.
Nella vita. fin che è vissuta, non esiste un punto di arrivo perchè nulla è acquisito in modo definitivo, basta un errore per riportarci ai valori più bassi e con il rischio di operare con questi valori senza nemmeno rendersene conto, il confine è molto sottile, praticamente invisibile e la frequenza non solo deve esserci e basta, ma deve essere anche positiva e la ricerca esasperata di auto certificarsi rivela una grande presenza di ego e non di capacità , sono i fatti e le azioni reali che la certificano sul lato positivo.
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