Se parlo di Yule e non d'altro è solo per restare ancorato a temi di funzionamento dei cicli naturali del pianeta e per i quali non abbiamo più nessun rispetto.
Francesco comunicava prima di tutto con l'esempio, le parole erano poi solo una logica conseguenza a testimonianza della Sua Opera in quel tempo, noi oggi siamo prigionieri della parola e non andiamo oltre la parola stessa, è la mia opera che certifica la mia vita e lo farà alla fine del percorso, pesare il cuore prima del tempo serve solo ad ingannare se stessi e a perdersi nella convinzione di essere arrivati non si sa dove, nella materia nulla è acquisito e nulla è definitivo, tutto è corruttibile, in qualunque momento, solo l'Anima liberata dal corpo può fare la verifica della giustezza del suo percorso nella materia . . .
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