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15 agosto 2019

Perdiamo i pesanti bagagli


Nel retrogrado medio evo, l'uomo aveva un suo valore unitario dato dalla sua forza a dalla sua capacità, in un incontro/scontro solo la reale forza/preparazione di uno o dell'altro poteva prevalere, discorsi forse grezzi ma di valore tangibile e veritieri, in un mondo fatto di menzogna ed inganno quale valore unitario può avere un uomo, nessuno, può esser forte fin che vuole, ma sarà sempre nessuno e impossibilitato a contrastare qualsiasi cosa, il fatto è che in questa trappola ci siamo andati da soli, e più comodo schiacciare un bottone per ammazzare migliaia di persone piuttosto che saper usare una spada, morale, onestà, giustizia verità a cosa servono , cose vecchie, guarda come siamo bravi a mentire, prevaricare e ingannare per avere

Siamo solo noi che abbiamo aperto la porta e lo facciamo sempre in tutte le cose, anche nei confronti del male perchè sarà sempre più facile e comodo dare la colpa agli altri, piuttosto che mettersi davanti allo specchio con l'intenzione di vedersi e non solo di guardarsi, ma quando hai delegato ad altri l'uso della tua mente e della tua vita chi è stato a farlo ? perchè lamentarsi ora che non sei padrone, ma se ne vedi l'errore in questo, perchè non incominciare a cambiarlo, per noi stessi siamo solo noi a poter disporre, il resto gli verrà dietro.

Certamente ci sono delle realtà oggettive dovute al fatto di dover vivere in questa società, dovrò espletarle nel miglior modo possibile, ma nessuno potrà mai obbligarmi a farmene coinvolgere più di quanto io non desideri, faccio ciò che è necessario e lo considero solo una necessità di percorso comune, che non ha implicazioni nel mio di percorso personale, semplice, semplice ma non facile certamente perchè non permettiamo mai alla nostra vita di svolgersi con questa semplicità, dobbiamo sempre avere quello che gli altri non hanno, di per se un normale desiderio, al quale però noi permettiamo di rovinarci la vita e per realizzarlo a tutti i costi, passando su tutto e su tutti.

L'errore non è nel desiderio ma nell'uso che gli permettiamo di fare della nostra vita, non è la rinuncia ad essere giusta, ma il non attaccamento, mentre noi siamo sempre peggio delle Patelle nel restare attaccati alle nostre cose, anche quando sono difetti o limiti.

Giustamente Ippocrate diceva "se vuoi guarire qualcuno assicurati che sia disposto a rinunciare a ciò che lo ha fatto ammalare" e la società di oggi, che tutti insieme abbiamo costruito, è un malato di questo tipo che non ha nessuna intenzione di rinunciare alla sua malattia. 


Un viaggiatore attento perde i suoi pesanti bagagli strada facendo, mentre quello distratto se gli capita di perderli torna indietro per a riprenderli




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