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18 settembre 2010

I Valori Templari

Spesso quando si parla di Templari, la mente corre ai Cavalieri dai Bianchi mantelli al servizio della chiesa, in realtà è un'immagine riduttiva spesso troppo interpretata secondo convenienza.

I Templari non erano al servizio della chiesa, erano al servizio del Cristo e del suo Disegno Divino operato dal Padre, questo li poneva in una situazione particolare di azione e i loro valori e principi non potevano che essere ferrei.

Un unico scopo c'era nella loro vita, servire il Divino e non ci scandalizziamo per le loro azioni, non eravamo presenti, ma non possiamo dimenticare che esiste una legge Karmica che governa l'evoluzione e chi si pone in questo servizio, chiaramente essendo all'altezza, può spesso trovarsi a compiere atti che la sua mente non avrebbe mai concepito.

Questo faceva di loro "Uomini al servizio del Divino" e la loro fede come i loro valori morali Universali era così grande che nel loro giuramento impegnavano la loro anima e non solo la mente o il corpo del momento, un impegno preso col Padre che non può avere fine, in nessun tempo e in nessun mondo.
La mente è sicuramente molto piccola per comprendere facilmente questo impegno, in pratica non si dissolve mai, in ogni vita successiva all'impegno preso resta presente, non importa quale sia il ruolo di quella vita, il servizio non cambia, un Templare lo è per sempre.

Un concetto che pone seri problemi in quanto la mente non ricorda, è solo l'anima a farlo, ma quando si riattiva il ricordo, occorre tenerlo ben presente perchè da quel momento non si può più pensare di agire al di fuori dei canoni etici universali.

Oggi come allora il principio non cambia, difendere la Via perchè tutti possano percorrerla, ovvero permettere all'essere umano di scegliere il suo cammino.
Ieri il pellegrinaggio in Terra Santa, oggi la disinformazione, il plagio e l'ignoranza indotta, che con tecniche appropriate inducono al condizionamento di massa,
in pratica la negazione e l'impedimento nei confronti dell'essere umano ad esercitare il proprio libero arbitrio, la negazione della libertà.

Non esiste valore più grande della libertà e giustamente il Maestro Gesù disse "la verità vi renderà liberi" ma la "Verità" va cercata, è una Verità Assoluta ma ogni singolo essere umano ha il suo modo di comprenderla e interpretarla perchè è il frutto delle esperienze dirette della sua anima, di conseguenza sarà sempre meglio una incompleta esperienza propria che una perfetta verità altrui, come si può affermare di sapere senza aver sperimentato di persona, non è un sapere è un'informazione e quello che serve all'anima per progredire non sono informazioni ma esperienze vissute e interiorizzate.

Ecco perchè diventa primario permettere che l'essere umano possa cercare e sapere senza condizionamenti di sorta.

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