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23 dicembre 2007

del Solstizio


Un passo dopo l'altro, il vindante percorre la via

nel suo pergrinare incontra gli spettri delle sue paure
li affronta e a volte perde, cade rovinosamente
sui sassi che nel tempo ha lasciato sul suo cammino.
Le immagini che lo specchio della vita, impietoso riflette
lo portano al desiderio di perdersi su strade pù facili.
Nel tempo che l'anima determina, ciò che appare facile
si rivela lungo e costoso, le energie si disperdono
in mille rivoli che allontanano l'anima sul sentiero di casa.

Il sentiero che riporta al Padre spaventa la piccola mente
incapace di comprendere un piano che sembra non appartenergli.
Il guerriero accetta la battaglia con se stesso, sà che la sconfitta
può esser parte di questo gioco che si perde nell'infinto,
aver vinto su se stessi, come diceva Francesco " è perfetta letizia"
c'è sempre possibilità inciampare e cadere, il bambino quando
impara a camminare spesso cade, ma pronto si rialza e riprende
la sfida con le sue gambe, vinta la quale saprà correre.

L'Uomo troppo spesso rinuncia a questa sfida, troppo spesso
condiziona se stesso impedendosi di essere libero di scegliere
quando gli eventi della vita suggeriscono il cammino,
trova sempre il modo di giustificarsi perdendo il significato
del suo cammino sul suolo di Madre Terra.
Una Madre che da sempre cerca di educare i suoi figli,
anche quando quei figli perdono ogni rispetto nei suoi confronti,
da sempre segue i cicli della sua natura per permettere,
a Lei stessa e a chi la percorre, di crescere ed evolvere.

Ogni giorno rinasce, con l'aiuto e la luce di Padre Sole,
così anche l'uomo può essere l'artefice di se stesso,
rinascere nella Luce del giorno, ogni giorno, ogni momento,
non ha alcun valore il momento precedente, ormai,
è fuggito lontano, ma come ad un'ancora gli permettiamo
di tenerci legati a quella riva della quale non conosceremo mai
l'immenso mare che la bagna.

Che ognuno possa rinascere da se stesso, dai suoi errori,
dalle sue paure, dai vincoli che egli stesso ha costruito,
che ognuno possa abbattere il muro che lo tiene fermo
in quel girdino, apparentemente bello, ma fatto prigione.

Il Sole inizia nuovamente la corsa verso l'apice dello splendore
che ognuno scelga con forza e determinazione di seguirlo
i suoi venti daran forza alle vele di chi abbandona la riva
per navigare nei meravigliosi e infiniti mari Cosmici.


ac 23.12.07


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10 dicembre 2007

Pensiero del giorno



La persona che è schiava della mente
non troverà pace o felicità nella vita.

Il corpo è una dimora progettata dalla mente per la sua gioia;
alcuni sprecano la vita esaurendo la loro energia nell’accudirlo;
altri, ripetendo distrattamente gli esercizi spirituali,
aumentano il loro attaccamento e li riducono a rituali vuoti.

Il saggio controlla la mente e purifica il cuore
riempiendolo di pensieri buoni.

Sathya Sai Baba

da:
Il Pensiero del giorno di Prashanti Nilayam
10 dicembre 2007


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08 dicembre 2007

ac 6.12.07



Un vento freddo sferza le fronde degli alberi
che sembrano allungarsi per ghermire chi
al buio si affida per compiere il suo viaggio.
Viandanti distratti e male equipaggiati che han
trascurato di comporre un bagaglio adeguato
al proposito di attraversare indenni l'oscura selva.

Il vento invita con voce suadente ma in molti
si perdono nei suoi giochi tra gli alberi che sà
trasformare in forme allettanti e disponibili
radicate in modo profondo al terreno,
un terreno che non gli permetterà mai di volare.


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04 dicembre 2007

non la conoscevo...ma ho pianto

Artist: Mia Martini
Album: La Neve, Il Cielo, L'immenso
Year: 2005
Title: Voglio Te


Voglio te, occhi d'amore, anima chiara,
perchè sei tornato indietro e hai preso il mio cuore.
Senza paura mi hai fatto male per cercare in me la verità
attraverso antiche piaghe di mille anni fa.

Acqua chiara per me la tua fonte trasparente darà,
acqua chiara per te che hai vestito a nuovo l'anima mia,
io voglio te perchè non sei andato via,
perchè tenendomi per mano sei cresciuto insieme a me...
acqua chiara, voglio te...

...per cercare in me la verità hai riaperto le ferite di mille anni fa...

Acqua chiara per me la tua fonte trasparente darà,
acqua chiara per te che hai vestito a nuovo l'anima mia,
io voglio te perchè non sei andato via
perchè tenendomi per mano sei cresciuto insieme a me...
acqua chiara,voglio te,te...voglio te...voglio te...




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03 dicembre 2007

La dualità crea conflitto

La dualità crea conflitto

(di Jiddu Ksrishnamurti)

Qualsiasi conflitto, che sia fisico, psicologico o intellettuale,
è uno spreco di energia.
E' straordinariamente difficile rendersene conto e liberarsi da
ogni conflitto, perché quasi tutti noi siamo stati educati a lottare,
a fare sforzi.

Questa è la prima cosa che ci insegnano a scuola: fare sforzi.
Così continuiamo a lottare e a sforzarci per tutta la vita.
Per essere buoni è necessario lottare; bisogna combattere il male,
bisogna essere capaci di resistere, di controllarsi.

Così, in qualsiasi campo, da quello dell'educazione a quello
sociologico o religioso, agli esseri umani si insegna a lottare.

Vi dicono che per trovare Dio dovete lavorare, dovete sottoporvi a una
disciplina, dovete praticare degli esercizi, dovete torturare la vostra
anima, tormentare la vostra mente e il vostro corpo; dovete rifiutare,
reprimere; non dovete guardare certe cose; dovete lottare,
lottare sempre per ottenere qualcosa al cosiddetto livello spirituale,
che in realtà non è affatto spirituale!
Così nella società ognuno si preoccupa solo di se stesso e
della propria famiglia .

... In qualunque direzione ci muoviamo, noi non facciamo altro
che sprecare energia.
E questo spreco di energia è fondamentalmente conflitto: un
conflitto tra quello che "devo" o "dovrei" fare e quello che
"non devo" o "non dovrei" fare.
Quando si è creata una dualità, il conflitto diventa inevitabile.

Allora bisogna capire la dualità, come si produce e come funziona.
E' evidente che ci sono l'uomo e la donna, il rosso e il verde,
la luce e il buio, l'alto e il basso; questi sono fatti.

Ma è quando facciamo uno sforzo per separare
l'idea dal fatto che sprechiamo energia.


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01 dicembre 2007

Acquachiara 17.11.2007



la Grande Madre piange i suoi figli,
piange i figli travolti dal suo dolore,
un soffrenza tanto grande da sconvolgere
gli elementi di vita che la compongono.
L'uomo, figlio prediletto del Padre, perde
la sfida che fece con se stesso nel tempo
dell'inizio, dimentico della sua origine,
vaga su questo pianeta per il quale ha perso
ogni rispetto, così come troppe volte,
quel rispetto, lo rinnega anche per se stesso.
E' lo stesso uomo che impreca e inveisce
per scelte che appartengono solo a lui,
scelte delle quali rifiuta i frutti e le responsabilità
che da esse scaturiscono, lasciando che
una mente libera di spadroneggiare le trasformi
in colpe altrui.
"Libero Arbitrio" è libertà di scelta nella piena
consapevolezza e responsabilità che qualsiasi
scelta impone, chi compie un'azione è libero
di farlo ma non può rinnegare l'eventuale costo
che ne deriva.
Chi lancia un sasso è inutile che nasconda la mano,
quel sasso interagisce con l'Universo e un giorno
tornerà al mittente, è una semplice legge fisica.
l'arciere che tende l'arco al cielo colpirà se stesso,
perchè la freccia, esaurita la forza, tornerà indietro.


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